Vent’anni dopo Filorosso ricorda quegli eventi, con una bella iniziativa dal titolo "Storie dell'altro mondo" organizzata per il 22 novembre 2022 al DAM, presso l’edificio Polifunzionale dell’Università della Calabria (Rende, CS), con la partecipazione di Raffaella Bolini (Arci nazionale), Francesco Caruso (docente Unicz), Massimo Covello (Fiom Cgil Calabria), Maria Pia Funaro (vicesindaca di Cosenza) e Paride Leporace (giornalista).
A partire dalle ore 18 si terrà la proiezione del video “Cosenza Sovversiva” (Ita 2002, 40 min) che ripercorre tutte le tappe di quella straordinaria mobilitazione scaturita fra gli arresti e la liberazione dei “no global”. Il video, curato da Andrea De Bonis, raccoglie filmati dell’epoca, dalla cronaca giornalistica alla voce dei diretti protagonisti. Incontri, conferenze stampa, assemblee, cortei spontanei, sit-in al Tribunale, invasione pacifica del consiglio comunale, solidarietà unanime dalle forze politiche, manifestazioni in tutta Italia: la risposta del Movimento fu immediata e di massa.
Le due giornate di mobilitazione del 22 e 23 novembre rimarranno per sempre nella storia del Paese: da una piccola città del Sud si alzava un grido di libertà senza precedenti. Nell'Aula Magna dell'Università della Calabria, centinaia di persone da ogni parte d'Italia si riuniscono in assemblea per chiedere la liberazione degli arrestati. Il giorno dopo migliaia di manifestanti invadono le strade della città di Cosenza al grido di "Siamo tutti sovversivi". Il 2 dicembre gli attivisti vengono scarcerati, ma il processo seguirà i tre gradi di giudizio, concludendosi definitivamente solo nel 2012, con la piena assoluzione.
"Storie dell'altro mondo – scrive Filorosso - perché sembrano quasi incredibili a raccontarsi oggi, eppure si tratta di storie vere di un "altro mondo possibile" che ancora si va costruendo nelle associazioni, nei sindacati, in quel che resta dei partiti, nelle istituzioni. In forme diverse ma con la stessa passione, con la forza dei temi emersi grazie a quel movimento ed oggi di stringente attualità. Dopo vent'anni guardiamo al passato, perché senza passato non c'è futuro, ma guardiamo anche al presente, per riflettere sulla crisi e sulla rinascita della politica, senza la quale nessun desiderio di cambiamento potrà mai realizzarsi”.
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