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sabato 17 ottobre 2009

OMAGGIO A FERNANDA PIVANO, MUSA BEAT


Fernanda Pivano, musa della Beat Generation, scrittrice, giornalista, critica musicale e traduttrice scomparsa quest’estate all’età di 92 anni, sarà ricordata all’Università della Calabria nell’ambito di un’iniziativa organizzata dall’Associazione culturale Entropia dal titolo "La ragazza che scoprì l'America". E’ indubbio infatti il suo contributo alla diffusione in Italia della letteratura americana e del movimento della Beat Generation.
Mercoledì 28 ottobre alle ore 21:30 presso il DAM al Polifunzionale si terrà la proiezione del film-documentario “Fernanda Pivano: a farewell to Beat” (dur.70 min) di Luca Facchini. La proiezione sarà preceduta da una “introduzione al viaggio” curata da Franco Dionesalvi, mentre Manolo Muoio e Maximilian D cureranno una performance composta di letture e musiche.
Allieva di Cesare Pavese, Fernanda ha poco più di vent’anni quando viene incarcerata dai nazisti per aver tradotto “A farewell to arms” (Addio alle armi) di Ernest Hemingway, messo all’indice in Italia dalla censura. Comincia così una lunga vita di passione e tensione letteraria: dopo Hemingway, Fernanda Pivano scopre e traduce Kerouac, Corso, Ferlinghetti, Burroughs, Ginsberg, Bukowsky, divenendo ambasciatrice in Italia e nel mondo della letteratura americana. Nei beat, squattrinati ribelli e sognatori, è lei a riconoscere quei poeti e quegli scrittori che il mondo accademico riverirà soltanto 30 anni dopo. Nanda è il simbolo di una fede mai spenta nel potere della letteratura e della poesia.