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giovedì 20 maggio 2010

"Komadori", ri-tratti di donne in mostra al DAM


Dal 27 maggio al 10 giugno Luigi Fabbricatore esporrà le sue opere in una mostra dal titolo ‘Komadori" (che in giapponese vuol dire ‘Pettirosso’), "ri-tratti di donne" presso il D.A.M. (Dipartimento Autogestito Multimediale) dell'Unical.
L’idea di intitolare così la mostra – dice l’artista - è venuta fuori nel vedere una bella stampa di un pettirosso ad opera del pittore nipponico Utamaro e che aveva un’assistente donna a nome Torijama Sekiyriu di cui non si sa molto, ma è certo che era grande pittrice.
Luigi Fabbricatore italiano di nascita, figlio di emigranti, svizzero di adozione vive e lavora tra l’Italia, la Svizzera e l’Austria. Illustratore, grafico, autore di racconti e poesie come per esempio ‘Fango sotto il cielo’ edito da L’Autore Libri Firenze e ‘Giardino forever’ per la Campanotto editore.
Dalle ore 18:30 di giovedì, l’inaugurazione della mostra voluta dal D.A.M., organizzata con il coordinamento di Michele Trotta e la supervisione dell’autore stesso, prenderà il via con l’intervento di Nadia Gambilongo, Presidente dell’Associazione Internazionale delle Donne e factotum della casa editrice Mediterranea Med. La stessa è impegnata molto nel sociale, soprattutto ad aiutare donne indigene in difficoltà ma anche donne migranti.
L’autore viene da una mostra realizzata a Civitanova Marche a titolo ‘Shonagon e la Dea Nera’ dove ‘Shonagon’ è il nome di una dama di compagnia del decimo secolo autrice di un compendio dal titolo ‘Le note del guanciale’ che ha spiazzato fior fiori di letterati maschi giapponesi. Così come nell’attuale mostra ‘Komadori’, il riferimento precipuo è alla misconosciuta poetessa nipponica Yosano Akiko la quale con la raccolta di tanka ( poesia breve) che prende il titolo ‘Midaregami’ scandalizzò il Giappone perbenista e reazionario con questo diario di una donna anch’essa dama di compagnia ma emancipata. La stessa poetessa per via del confucianesimo alla nascita venne rifiutata dal padre, solo perché nata Donna.
La creatività e l’espressione artistica di Luigi Fabbricatore, si ritrova nell’attingere da vari media (nel senso di strumenti) per poi crearne da questo meticciato un valore artistico-culturale-sociale rinnovato nell’attualità contingente. Nelle sue opere vige il contrasto tra luce e ombra, tra chiaro e scuro, tra reale e surreale, tra giorno e notte. Questi effetti emergono dalla tecnica usata e quindi da una ricerca stilistica continua, da strumenti quali matite colorate acquerellabili miste a ecolines o pastelli ad olio.
Capita anche che l’autore possa svegliarsi al mattino presto, tipo le tre, per far fluire sensazioni, sentimenti e passioni. I suoi stati d’animo s’accavallanoe ripercorrono l’intero percorso. Frammenti di emozioni che verranno assorbite dall’agrodolce del nostro Quotidiano. Dai suoi lavori si evince la grande forza interpretativa, la profonda capacità espressiva e la sua intensa passione verso questo lavoro, il suo. Un percorso affascinante, tra sogno e realtà, da assaporare e al quale abbandonarsi per vivere sulla propria pelle la cangiante natura delle diverse opere. Un viaggio per tutti i visitatori ma anche per l’artista stesso che insieme, se si lasceranno trascinare, interagirà con loro in un vivificante bagno di colori-emozioni. Scopo principale di questa manifestazione è quello di far conoscere anche qui i lavori dell’artista calabrese e di vendere le opere agli interessati (qualcuno è già stato venduto!).
L’ennesima prova di un autore del sud del mondo che cerca la contaminazione dell’Universale a rinnovare il ciclo continuo della vita e che prova a farlo assorbire in una terra anemica di stimoli come la nostra, che di libertà e di arte ha un disperato e continuo bisogno.

Dalila Barrile