Guido Viale fa tappa all'Università della Calabria con il libro dal titolo “Niente da dimenticare. Verità e menzogne su Lotta Continua” (edizioni Interno4). La presentazione, che si terrà giovedì 9 marzo alle ore 17:30 al DAM (Polifunzionale Unical) con la partecipazione di Donatella Barazzetti, Vittorio Cappelli e Ida Rende, tutti ex esponenti di LC, e del giornalista Alfonso Bombini, si inserisce nel solco della memoria che contraddistingue da sempre l'attività del Filorosso.
“Le nuove generazioni – spiega Filorosso in una nota - ignorano del tutto o conoscono solo in parte la storia degli anni Sessanta e Settanta e dei movimenti giovanili che l'hanno animata: quell’epoca viene ricordata comunemente come gli “anni di piombo”, segnati da bombe e lotta armata, dimenticando la passione civica e le conquiste sociali che li hanno caratterizzati. Parlare di questi temi all'università è educativo e formativo per gli studenti e i giovani di oggi, specie per quanti sono attivi e coltivano quello stesso desiderio di cambiare il mondo”.
Lotta Continua è stata una delle maggiori formazioni della sinistra extraparlamentare italiana e Guido Viale uno dei suoi principali dirigenti. Prima ancora era stato tra i portavoce del Movimento Studentesco torinese che, con l’occupazione di palazzo Campana nell’autunno del 1967, aveva acceso la miccia del Sessantotto. Il libro ricostruisce la storia dell'organizzazione dalla sua nascita nell'autunno del 1969 fino allo scioglimento nel 1976 e affronta in diversi e dettagliati capitoli tutta la vicenda del cosiddetto processo Calabresi. L'intento dell'autore è quello di ristabilire la verità su Lotta Continua e su ciò che ha rappresentato.
C'è una prima parte anche molto personale, incentrata su Torino, dove è avvenuta la saldatura tra operai e studenti. La seconda parte del libro, però, è quella che spiega a fondo il sottotitolo. È infatti concentrata sulla vicenda giudiziaria che ha investito Lotta Continua, fino a condizionarne la storia. Tutto nasce dalla strage di Piazza Fontana, il 12 dicembre 1969. Piazza Fontana segna simbolicamente l’inizio della “strategia della tensione” e delle stragi di Stato, con esponenti dei servizi segreti che coprono i neofascisti che mettono le bombe. E il libro evidenzia tutte le menzogne, le incongruenze, le falsità che sono passate per arrivare alla condanna degli esponenti di Lotta Continua per l'omicidio del commissario Calabresi.
“Lo spirito che cerco di mettere in evidenza – sottolinea lo stesso autore Guido Viale – è la solidarietà, l’interesse, la curiosità e l’ascolto delle persone diverse da noi nel tentativo di convergere verso degli obiettivi comuni”. Quello è lo spirito che occorre recuperare per cambiare lo stato di cose presenti e per non rimanere fermi agli slogan.
Nessun commento:
Posta un commento