martedì 10 gennaio 2012 ore 15:30
c/o DAM (Polifunzionale Unical)
Il capitalismo di Crisi regola la vita, ha a che fare con soggettività che condiziona e cerca di controllare. Attraverso l’impresa, più o meno finanziarizzata e irresponsabile, si esplicano le nuove forme di comando capitalistico sulla cooperazione sociale che, tesa spontaneamente continua a dover essere necessariamente piegata al rapporto sociale di produzione. E’ ormai evidente che nel cosiddetto postindustriale la legge del valore – lavoro non funziona più, eppure è lo strumento chiave della capitalizzazione e non può essere lasciata cadere. La finanziarizzazione dei processi economici risponde a questo bisogno. Non deve essere vista come una perversione speculativa e neppure una semplice prolungazione delle forme classiche del capitale finanziario, alla Hilferding per intenderci. Questa finanziarizzazione non sta fuori ma dentro la produzione sociale.
Se la comunicazione, il linguaggio e la cooperazione soggettiva stanno al centro dei processi di valorizzazione del capitale, questa interiorità è divenuta la forza del capitale. Ma è divenuta anche la sorgente della sua crisi.
I mercati finanziari hanno assunto un ruolo che in passato aspettava allo Stato keynesiano, quello della creazione della domanda effettiva, indispensabile per assicurare la continuità della crescita. Se allora il capitalismo industriale si è contraddistinto per una separazione netta tra il tempo di lavoro e il cosiddetto tempo “libero”, l’attuale assetto capitalistico abolisce di fatto tale distinzione: il tempo di lavoro tende a coincidere con il tempo di vita. L’emergere del precariato e dei working poor sono il segnale evidente del nuovo corso nel quale ci troviamo immersi.
Dalla modernizzazione di fabbrica alla informatizzazione del processo economico, alla finanziarizzazione del sociale; questa sequenza illustra il percorso che seguiremo: se le dinamiche di lavoro e sfruttamento operaio classico ci sono chiare da tempo; le trame, modalità e traiettorie dello sfruttamento del capitalismo finanziario – per poter essere sovvertite – vanno ancora colte in tutta la loro portata. La proposta è quella di rivisitare e ricostruire i nostri percorsi antagonisti, singolari e di movimento con le categorie della biopolitica e bioeconomia per risalire, come si diceva un tempo, dalla “composizione tecnica” alla “composizione politica”.
INTRODUCE E MODERA
Francesco Maria Pezzulli (Ricercatore, Associazione Sud Comune)
INTERVENTI
Stefano Lucarelli: “Dalla finanziarizzazione economica alla finanziarizzazione dello spazio pubblico” (Professore, Università di Bergamo – Basic Income Network)
Arturo Di Corinto: “Economia digitale e cooperazione sociale” (Ricercatore, Università di Roma “La Sapienza”)
Vincenzo Carrieri: "I nuovi poveri: chi sono, quanti sono" (Ricercatore, Università della Calabria)
DISCUSSANTS
Walter Nocito (Ricercatore, Università della Calabria)
Elisabetta della Corte (Ricercatrice, Università della Calabria)
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