Nel primo appuntamento vedremo il film del regista italiano Andrea Segre “L'ordine delle cose”, Premio Speciale per i Diritti Umani. Corrado è un funzionario del Ministero degli Interni Italiano specializzato in missioni internazionali contro l’immigrazione irregolare. Durante la sua missione in Libia, incontra Swada, una giovane somala che ha lasciato il suo paese devastato dalla guerra per raggiungere l’Europa. Da quel momento i loro destini saranno legati e Corrado si ritroverà presto davanti a una scelta: rispettare gli ordini e la legge o salvare la vita di Swanda
Il secondo appuntamento sarà con "Da 5 Bloods - Come fratelli" vincitore del Premio Oscar 2021 per la migliore colonna sonora. Il regista Spike Lee torna sul grande schermo, con questo film ambientato durante la Guerra in Vietnam. Il film presenta scenari di disparità e ingiustizia vissuti dalla popolazione afroamericana nel passato, ma anche nel presente.
Il terzo appuntamento prevede “Red Snake”, un film della giornalista e documentarista Francese Caroline Fourest, che prende spunto dall'incredibile storia vera di Nadia Murad, premio Nobel per la Pace nel 2018. Il film racconta come la guerra al terrorismo non viene combattuta solo dagli uomini, bensì da chiunque abbia dentro di sé un desiderio di giustizia. La giovane Yazidi, Zara, viene rapita e venduta come schiava sessuale a un guerrigliero jihādista. Riesce a scappare e sceglie di unirsi a una squadra di combattenti donne molto temute e determinate a lottare contro i guerriglieri dell'Isis.
La rassegna si concluderà con “Il prigioniero coreano”, un film sudcoreano diretto da Kim Ki-duk. Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival 2016. Nam Chul-woo è un pescatore nordcoreano che vive felicemente con la moglie e la figlia in un villaggio al confine con la Corea del Sud. Un giorno la sua rete da pesca si impiglia nel motore della barca e la corrente lo trascina oltre il confine. Una volta sconfinato in Corea del Sud, Nam viene catturato dalle autorità sudcoreane poiché sospettato di essere una spia. Lì subisce una serie incessante di interrogatori e di torture, ma la fedeltà al regime nordcoreano e il forte desiderio di riabbracciare la famiglia lo aiutano a resistere.
Nessun commento:
Posta un commento