Cinque film per ripartire, all’aperto e in sicurezza, cinque giovedì per rianimare il Campus. L’Associazione culturale Entropia, con il supporto delle volontarie del Servizio civile universale, riprende la programmazione culturale prima della pausa estiva e propone “ilCinefilo”, cinque appuntamenti, per tutto il mese di luglio, a partire da giovedì 2, indirizzati soprattutto agli studenti internazionali rimasti nel Campus (i film saranno proposti in lingua originale e/o sottotitolati). Una rassegna urgente, nella stagione dell’amore e dell’odio, che ripropone cult intramontabili accanto a recentissime uscite, dalla commedia al dramma, fra politico e personale, in un paniere cinematografico che mantiene alta l’attenzione sull’attualità e su corsi e ricorsi storici. Si comincia non a caso con “Do the right thing” di Spike Lee, dramma razziale di 30 anni fa ma più che mai recente. Il film si concentra sulla cruda realtà quotidiana di una comunità multirazziale, piena di tensione repressa e sull'orlo di un'esplosione. Anche se uscito nel 1989, non potrebbe essere più adeguato agli attuali avvenimenti negli Stati Uniti e in tutto il mondo con l'insurrezione dei movimenti di Black Lives Matter.
Si prosegue il 9 luglio con il dramma italiano premiato al Festival di Berlino: Favolacce, dei fratelli D’Innocenzo. Una realtà dove la rabbia è pronta ad esplodere, una periferia di Roma ed un ambiente nitidamente descritto dai fratelli d’Innocenzo con fermezza.
Il terzo film, che sarà proiettato il 16 Luglio, ha vinto un Premio Oscar e un Premio BAFTA, entrambi per la miglior sceneggiatura non originale: Jojo Rabbit, di Taika Waititi. La satira capovolge la propaganda nazista, trasformando Hitler in un amico immaginario e raffigurando una delle più grandi tragedie del secolo scorso con uno stile leggero di commedia fantastica.
Il 23 luglio la rassegna si sposta su un altro tema urgente e necessario con un documentario sull’umanità e la natura: Antropocene, di Jennifer Baichwal, Edward Burtynsky, Nicholas de Pencier, è la bellissima presentazione della tesi dell'Anthropocene Working Group, ossia l'era geologica in cui l'uomo ha pieno dominio sul territorio inducendo cambiamenti repentini e irreversibili all'ecosistema.
Chiude la rassegna un film molto personale: Honey Boy, di Alma Har'el. Scritto da Shia LaBeouf e basato sulla sua stessa infanzia, il film parla del successo di un dodicenne come attore di Hollywood e il suo rapporto con suo padre appena ripreso dalla dipendenza da eroina.
I film saranno proiettati sulla terrazza del DAM, rispettando distanze e altre misure di sicurezza. Le proiezioni avranno inizio alle ore 21:15.
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