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giovedì 23 aprile 2020

Servizio Civile. "It will be all right", un videomessaggio per ripartire insieme

"It will be all right, these are difficult days but we must remain united". The Universal Civil Service project "Students without Borders 2" of the Cultural Association Entropia restarts from a multilingual video message. Today that the borders are the walls of our houses, Entropia sends a positive signal to young people, so that they remain strong and supportive, remember to be part of the same large community and be the first to react and spread courage, especially in view of phase 2. 
The civil service, suspended during the blockade to protect the greeting of the volunteers, was reactivated throughout the national territory and the four volunteers of "No Border students 2" also resumed activities from 15 April, in mixed mode (in presence and in remote). The activities have been partially remodeled to offer "support to foreigners" and information, also in language, on the new government provisions that will gradually emerge. For the rest, the project continues to pursue the organization of integration between Italian and international students on the campus and in the urban area of Cosenza: in addition to specific training, the volunteers are dedicating themselves to the writing of the Fatti Al Cubo newspaper and the program radio "No Borders", which will report the voices of international students on Radio Ciroma.
The volunteers were enthusiastic about the resumption of activities, since the spirit of civil service is to support the community and never will enter at this moment will feel like making a concrete contribution.
The students who reported on the appeal by joining the Association's video message come from: Egypt, Yemen, Argentina, Paraguay, Tanzania, Libya, Indonesia, Pakistan, Ecuador, Sudan, Mozambique, Vietnam, Madagascar. A trip around the world in two minutes, because the pandemic has made us equal and equally defenseless, and because the common good can only come from the union, the encounter and the comparison between culture, languages and different experiences.

Clicca sul link per vedere il videomessaggio

“Andrà tutto bene, sono giorni difficili ma dobbiamo restare uniti”. Riparte da qui, da un videomessaggio multilingue, il progetto di Servizio Civile Universale “Studenti senza Frontiere 2” dell’Associazione Culturale Entropia. Oggi che le frontiere sono i muri delle nostre case, Entropia lancia un segnale positivo ai giovani, affinché si mantengano forti e solidali, ricordino di far parte di una stessa grande comunità e siano i primi a reagire e a diffondere coraggio, soprattutto in vista della fase 2.
Il servizio civile, sospeso durante il lockdown per tutelare la salute dei volontari, è stato riattivato su tutto il territorio nazionale e anche le quattro volontarie di “No Borders Students” hanno ripreso le attività dal 15 aprile, in modalità mista (in presenza e in remoto). Le attività sono state in parte rimodulate per offrire “sostegno agli stranieri” e informazione, anche in lingua, sulle nuove disposizioni governative che si andranno man mano delineando. Per il resto, il progetto continua a perseguire l’obiettivo della integrazione fra studenti italiani e internazionali nel Campus e nell’area urbana di Cosenza: oltre alla formazione specifica, le volontarie si stanno dedicando alla redazione del giornale Fatti Al Cubo e del programma radio “No Borders”, che riporterà le voci degli studenti internazionali su Radio Ciroma.
Le volontarie sono state entusiaste della ripresa delle attività, poiché lo spirito del servizio civile è sostenere la comunità e mai come in questo momento si sentivano di dare un contributo concreto.
Gli studenti che hanno risposto all’appello unendosi al videomessaggio dell’Associazione provengono da: Egitto, Yemen, Argentina, Paraguay, Tanzania, Libia, Indonesia, Pakistan, Ecuador, Sudan, Mozambico, Vietnam, Madagascar. Un viaggio intorno al mondo in due minuti, perché la pandemia ci ha reso uguali e ugualmente indifesi, e perché solo dall’unione, dall’incontro e dal confronto fra culture, lingue ed esperienze diverse, può venire il bene comune.

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