SAN FILI SOUNDSCAPING
piccola indagine psico-antropologica condotta in musica
piccola indagine psico-antropologica condotta in musica
con
Mirko Onofrio / flauti, composizioni
Paolo Presta / fisarmonica
"Si tratta di un corpus di otto composizioni strumentali originali per flauto e fisarmonica che ha come matrice narrativa e simbolica un paese, San Fili. Quando un luogo ti reclama più volte, mandando in fumo i tuoi piani di fuga, accade per una ragione che merita evidentemente di essere indagata a fondo e senza pregiudizi. Da sempre San Fili, mio paese d'origine paterna, ha avuto un ruolo importante nello sviluppo della mia immaginazione; l'infanzia che vi ho trascorso è stata indelebilmente segnata da una mitologia che continua a pulsare in vicoli, vecchie case, ... piazzette, boschi e montagne in cui spesso mi sono perso solitario per assorbirne le energie tutte speciali come anticorpi spirituali per affrontare una realtà che, nel corso del tempo, si è rivelata sempre più inattendibile e vacillante. Sia chiaro che non vuole essere una superficiale operazione folkloristica o di autocompiacimento nostalgico ma piuttosto una sorta di indagine psico- antropologica condotta in musica in cui i diversi elementi archetipici in gioco hanno la funzione di "risvegliare" vecchi fantasmi, buoni o cattivi, per tornare a dar loro un senso e un ruolo in quello che è un percorso di vita personale e una ricerca identitaria".
Mirko Onofrio / flauti, composizioni
Paolo Presta / fisarmonica
"Si tratta di un corpus di otto composizioni strumentali originali per flauto e fisarmonica che ha come matrice narrativa e simbolica un paese, San Fili. Quando un luogo ti reclama più volte, mandando in fumo i tuoi piani di fuga, accade per una ragione che merita evidentemente di essere indagata a fondo e senza pregiudizi. Da sempre San Fili, mio paese d'origine paterna, ha avuto un ruolo importante nello sviluppo della mia immaginazione; l'infanzia che vi ho trascorso è stata indelebilmente segnata da una mitologia che continua a pulsare in vicoli, vecchie case, ... piazzette, boschi e montagne in cui spesso mi sono perso solitario per assorbirne le energie tutte speciali come anticorpi spirituali per affrontare una realtà che, nel corso del tempo, si è rivelata sempre più inattendibile e vacillante. Sia chiaro che non vuole essere una superficiale operazione folkloristica o di autocompiacimento nostalgico ma piuttosto una sorta di indagine psico- antropologica condotta in musica in cui i diversi elementi archetipici in gioco hanno la funzione di "risvegliare" vecchi fantasmi, buoni o cattivi, per tornare a dar loro un senso e un ruolo in quello che è un percorso di vita personale e una ricerca identitaria".
(M. Onofrio)
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