«Devo avere una casa per andare in giro per il mondo» dice un brano di Assalti Frontali. Quella casa esiste. Da quasi vent’anni a questa parte. Sta nella zona storica dell’UNICAL. Ad Arcavacata, zona Polifunzionale. Prima era un laboratorio linguistico, poi fu un grigio dipartimento di un’ancor più grigia disciplina economica. Dal dicembre 1995 fino al 2000 è stato il CSOA Filorosso.
Nella sua sala teatro – ai tempi una polverosa e angusta emeroteca dismessa - venne concepito e realizzato uno spettacolo che vinse il più prestigioso premio teatrale dell'epoca per le giovani compagnie nazionali (ETI Vetrine, ‘96). Da lì passò il cinema indipendente di Alberto Grifi e l’agit-prop del Living Theater. Nacquero due compagnie ancora molto attive, Rossosimona e Libero Teatro. Poi felicemente migrate altrove, per creare prima altri due spazi teatrali nella medesima area dell’Università e più tardi per assumere la gestione diretta del Piccolo Teatro UNICAL, che nel frattempo aveva visto la luce insieme al più imponente TAU.
Nella sua sala teatro – ai tempi una polverosa e angusta emeroteca dismessa - venne concepito e realizzato uno spettacolo che vinse il più prestigioso premio teatrale dell'epoca per le giovani compagnie nazionali (ETI Vetrine, ‘96). Da lì passò il cinema indipendente di Alberto Grifi e l’agit-prop del Living Theater. Nacquero due compagnie ancora molto attive, Rossosimona e Libero Teatro. Poi felicemente migrate altrove, per creare prima altri due spazi teatrali nella medesima area dell’Università e più tardi per assumere la gestione diretta del Piccolo Teatro UNICAL, che nel frattempo aveva visto la luce insieme al più imponente TAU.
Quella casa, da cui siamo partiti, oggi è un elegante e suggestivo spazio variamente attrezzato. Si chiama DAM (Dipartimento Autogestito Multimediale). C’è la redazione di un giornale, una libreria-infoshop, una sala studio, una per l’internet, e, ovviamente, un piccolo e accogliente teatro, abitato con continuità dalle realtà più diverse ed eterogenee. Gruppi di danza, praticanti di arti marziali, giovani compagnie nomadi, artisti spaesati, studenti più o meno ribelli e docenti alla ricerca di qualcosa di diverso da un’aula senz’anima e senza luce.
Il 9 e 10 Giugno 2015, microteatro riparte da lì. Da quelle poche decine di metri quadri, nei quali si è fatto un pezzo importante di storia teatrale e sociale del nostro territorio. Per domandarci ancora una volta, con Gauguin: “Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo?”
Per una volta eviteremo anacronistiche preghiere per il rifinanziamento di leggi quadro e improbabili confronti col reggente di turno; estenuanti pantani burocratici e spasmodiche attese di risolutivi fondi europei. Per rimettere al centro il sudore, i nervi e il sangue di chi sa che tutto può avere origine da una piccola, a volte piccolissima, “stanza tutta per sé”. Fuori dalle fauci del Grande Coccodrillo. Lontani dal suo ventre vorace e dal suo ipocrita e ipnotico piagnisteo. Uno spazio dove tornare a coltivare quella spinta propulsiva che tanti frutti ha fatto nascere in questi vent’anni di “pazzesche avventure sotto i cieli”.
Vogliamo guardarci negli occhi, riprendere fiato, far risuonare le nostre melodie e scricchiolare ossa e giunture. Dar voce alle poetiche, regalandoci minuscoli frammenti di performance. Ragionare ancora di politica, di creazione, di resistenza. Tornare a "esplorare le catacombe d'una non-violenta ribellione".
Le nostre barche sono aperte, le navighiamo per tutti.
Ecco il programma delle due giornate:
martedì 9 giugno
ore 10.30 - microLab
“BodyRiot Morning Session” a cura di Manolo Muoio
ore 12.45 - Eating Theatre
ore 13.00 - performance
OMtheatre
ore 17.00 – OpenLab
"Introduzione al Teatroterapia" a cura di Imma Guarasci (Maschera e Volto)
ore 19.00 – microLab
“Introduzione al metodo Linklater” a cura di Conimieiocchi
ore 21.00 - Performance
Raffaella Reda e Teresa Scaglione
Piccola Compagnia Palazzo Tavoli
Patrizia Gallo e Massimo Garritano
Imma Guarasci
Mirko Iaquinta
Nino Racco
Compagnia dei Rozzi
La Buffa Agitatori Culturali
mercoledì 10 giugno
ore 10.00 - Proiezione
“Living Cosenza Theatre” di Open Fields Production
ore 10.30 – openDialogue
“Poetiche e pratiche del teatro che possiamo”
ore 12.45 - Eating Theatre
ore 13.00 – proiezione
“L'assurdo esercita lo spirito” disegni 2.0 di Raffaele Cimino
“Di quelle vaghe ombre” di Ivana Russo
ore 17.00 - microLab
“Storie all'improvviso” a cura di Ernesto Orrico
ore 19.00 - microLab
“BodyRiot Sunset Session” a cura di Manolo Muoio
ore 21.00 - Performance
Paco Mauriello
Stefania De Cola e Patrizia Gallo
Conimieiocchi
Francesca Gariano e Graziella Spadafora
Stefania De Cola
Alessandro Scanderbeg e Tonia Mingrone
Ciccio Aiello & Alessandro Rizzo
KayaDub+tCoF
Nessun commento:
Posta un commento