Karl Heinrich Marx e John
Maynard Keynes, l’uno morto nel 1883 e l’altro nato nello stesso anno, si
incontrano, in carne e ossa, in una bella mattinata primaverile del 2015, e si
comportano da subito come vecchi amici. La vicenda ha inizio in un bar di
Parigi, e si sviluppa poi a New York, Londra, Washington, Dublino... Le loro
vite sono state assai avventurose, ma nei ricordi di Marx e Keynes non c’è
nulla di paragonabile all’avventura che li vede protagonisti di questo libro
per quale misteriosa ragione viene concessa a Marx e a Keynes un’opportunità
così strabiliante? Dev’essere del tutto speciale il motivo per cui vengono violate
tutte le leggi dello spazio, del tempo e della fisica. E si presenta infatti
delicatissima la missione affidata a questi due uomini dal cervello vulcanico
il cui pensiero ha ispirato le politiche di chi ha governato miliardi di
persone. Richiamati sulla terra hanno ora il compito di indagare. Chi è il
colpevole? Chi ha sabotato la macchina dell’economia e ne ha inceppato il
motore a tutto vantaggio di un’esigua minoranza e a danno della moltitudine?
Come mai queste idee, avvincenti e apparentemente così solide, hanno fallito?
“Marx
& Keynes. Un romanzo economico” (Jaca Book edizioni 2014) è
l’ultimo libro di Pierangelo Dacrema, docente di Economia degli Intermediari
finanziari all’Università della Calabria.
Su questi argomenti l’autore si interroga da anni, non nascondendo la
propria preoccupazione verso l'attuale sistema monetario che sembra avere come
primo interesse "di preservare se stesso, a discapito della
collettività": oltre a numerosi libri di carattere accademico, Dacrema ha infatti
pubblicato “La dittatura del PIL. Schiavi di un numero che frena lo sviluppo”
(2007), “Trattato di economia in breve. Frammenti di filosofia del gesto”
(2005), “La morte del denaro. Una rivoluzione possibile” (2003). Questa volta il professore usa l’espediente
narrativo per andare al nocciolo della crisi economica: “i dibattiti fra Marx e
Keynes – scrive nella sua recensione al testo Carlo Formenti - sono
inevitabilmente ricchi di dettagliati riferimenti teorici, ma l’impegno per
seguire le loro argomentazioni è addolcito dalla forma (una sorta di
rielaborazione del genere dei dialoghi filosofici caro alla tradizione
platonica) e dai siparietti psicologici che caratterizzano l’interazione – non
sempre idilliaca – fra due figure tanto diverse (per costruire questa parte del
libro, per certi versi la più succulenta, Dacrema deve avere macinato centinaia
e centinaia di pagine biografiche sulle figure dei due protagonisti, e solo per
questo merita il nostro plauso)”.
Il libro sarà presentato
martedì 11 novembre presso il DAM (Dipartimento autogestito multimediale) al Polifunzionale
dell’Unical nel corso di un dibattito organizzato dall’Associazione Culturale
Entropia al quale parteciperanno, oltre all’autore, l’economista Mimmo
Cersosimo ed il filosofo Fortunato Cacciatore. L’incontro, introdotto dalla
dottora di ricerca Elena Musolino, avrà inizio alle ore 17:30.
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