Il
nome dell’autore è lo pseudonimo di un collettivo di scrittura ispirato
dalla lezione del New Italian Epic. Nato tra la Salerno-Reggio Calabria
e il far east del meridione d’Italia, all’incrocio del desiderio di
chiudere una stagione di odi etnici fra le varie città della Calabria e
la voglia di raccontare e fare memoria. Lou, richiama il nome di Luigi –
il protagonista del libro. Palanca, rinvia ad un’icona calcistica
dell’intera Calabria, quando le vittorie sportive supportavano le
speranze di un riscatto sociale e di uno sviluppo che sembrava a portata di mano.
Il romanzo sarà presentato all'Università della Calabria il prossimo 5
dicembre, per iniziativa dell'Associazione Culturale Entropia in collaborazione con i volontari del Servizio Civile, nell'ambito delle attività previste dal progetto "Da studente a cittadino". Alla discussione
che si terrà al DAM (Ed . Polifunzionale) prenderanno parte gli autori e
i relatori Oscar Greco e Francesca Viscone.
La sera del primo
aprile 1965, nel centro storico di Catanzaro viene ucciso Luigi Silipo,
49 anni, presidente regionale dell’Alleanza Contadini. Sono passati 30
anni dall’ultimo omicidio avvenuto nella città e si tratta, a suo modo,
di una morte eccellente e misteriosa. Silipo era stato segretario della
federazione provinciale del Pci e dal 1956 al 1962 aveva fatto parte del
Comitato Centrale di Botteghe Oscure.Dei 6 colpi di pistola che lo
raggiungono, 4 attingono la schiena, uno la fronte e l’altro la nuca.
Sembrerebbe una vera esecuzione.La notizia raggiunge le prime pagine dei
giornali nazionali, ma fin da subito risulta avvolta da una sorte di
coltre misteriosa.
Le indagini che si sviluppano toccheranno
varie piste: da una vera e propria esecuzione mafiosa legata alla
attività sindacale di tutela dei braccianti, alla pista passionale,
alcuni investigatori adombrando maliziosamente anche tendenze
omosessuali; da possibili contrasti familiari alla soluzione di
contrasti interni al partito.In effetti nel corso degli anni successivi
all’interno del Pci emerge una certa reticenza a parlare dell’accaduto.
Finanche il fascicolo processuale divenne introvabile negli archivi del
Palazzo di Giustizia.Come molti comunisti Silipo trascorreva le vacanze
in Cecoslovacchia, ma resta certamente da capire perché l’anno
successivo all’omicidio le indagini paiono improvvisamente ad una
svolta, con una donna di Scilla, legata in qualche modo al Pc
cecoslovacco, che vuole parlare con la Polizia del delitto e un alto
dirigente dello stesso partito d’oltrecortina improvvisamente giunto a
Catanzaro per incontrare i dirigenti locali del Pci. Ma dopo quasi mezzo
secolo rimane solo oblio e domande senza risposte.
Nessun commento:
Posta un commento