pagine

mercoledì 3 aprile 2019

Microteatro, terza edizione. Torna al DAM la rassegna di teatro e socialità a km zero

Torna all’Università della Calabria “Microteatro”, rassegna di teatro e socialità a chilometro zero, organizzata dall’associazione culturale Entropia in collaborazione con Libero Teatro e Zahir e giunta alla terza edizione. Dal 30 aprile al 21 maggio, nella sala teatro del DAM Dipartimento Autogestito Multimediale dell'ateneo, uno spettacolo ogni martedì e un incontro tra operatori teatrali e non solo. Quattro spettacoli che spaziano dalla commedia al teatro-canzone, raccontando storie locali e nazionali, storie di emigrazione e di ritorno, storie di conflitti, di violenza e di pace, storie disperate e di speranza. C'è la Calabria del passato e quella del presente in Microteatro, c'è l'ambizione di guardare avanti e di lato, al proprio vicino, mettendo insieme linguaggi diversi capaci di parlare alle persone, allo scopo di farle incontrare e ritrovare. Rompere l'isolamento del tempo presente attraverso l'arte, sostenere gli artisti locali, animare il Campus di Arcavacata, portare gli studenti a teatro negli spazi dove quotidianamente studiano e socializzano.  

La rassegna apre con la “profonda leggerezza” di Quasi quasi m’ammazzo (InMediArt), commedia di Giuseppe Vincenzi, con Alessandra Chiarello, Paolo Mauro, Ciccio Aiello, Stefania De Cola. Il racconto divertente e surreale dell’ultima cena di un uomo, Marco, il protagonista, piccolo imprenditore ormai sfinito che decide di lasciare tutti i suoi averi alla moglie per saldare i debiti, dopodiché, secondo la logica dei tempi moderni, dovrebbe farla finita. In un triste e isolato ristorante di una grande città dove non ci sono camerieri, decide di riflettere sul da farsi: ‘Intanto mangio, e poi quasi quasi m’ammazzo’. 
Il secondo appuntamento è con Il cameriere dentro al tubo (Libero Teatro), di Francesco Aiello con Francesca Gariano, Graziella Spadafora e Paolo Spinelli. Tratto da Il calapranzi, l’opera più rappresentata di Pinter, è la storia di due killer chiusi in una stanza, nell'attesa che arrivino  istruzioni sul da fare. La versione di Libero Teatro cerca di rinnovare le suggestioni originali, calandole in uno scenario contemporaneo, in una cornice ricca di costanti riferimenti ad elementi di concretezza sociale, all'attualità e alle ragioni dell'oppressione. Alla scrittura si aggiunge un terzo personaggio, un cameriere muto, una presenza inquietante, emissario di un potere superiore o forse il potere stesso. 
Martedì 14 l’appuntamento è doppio. Un incontro tra operatori culturali per discutere e condividere buone pratiche sul territorio. E a seguire, il terzo spettacolo della rassegna, Bollari, di e con Carlo Gallo, prodotto da Teatro della Maruca, con la collaborazione artistica di Peppino Mazzotta. Tratto da racconti orali di anziani calabresi, “Bollari” è una storia di mare che si chiude sopra il deserto dei valori di un mondo travolto dal regime e dalla guerra. Sulle coste desolate del Mar Jonio, immersi nel silenzio tra i colori della macchia Mediterranea, è divenuto sempre più raro assistere a quel miracolo che avveniva tra i pescatori e il mare, un fenomeno che veniva indicato con il termine “Bollari”. 
Chiude la rassegna La guerra di prima (Proskenion) di e con Nino Racco e Vincenzo Mercurio. Due attori-soldato al fronte della Grande Guerra. Nel centenario della Prima Guerra Mondiale, Proskenion ricorda i diciassette milioni di soldati morti nei campi di battaglia, la maggior parte semianalfabeti, vittime di una strategia e di una pianificazione cinica e guerrafondaia. Non una celebrazione ma una interrogazione al destino, al fato, all’ingiustizia politica ed economica che ha falciato e cancellato milioni di giovani vite. La storia si dipana da una paradossale e divertita ipotesi scenica: due attori-soldato sono chiamati al fronte non per combattere ma per mettere in scena “uno spettacolino” al fine di allietare e confortare le truppe nelle pause del combattimento. 

L'orario d'inizio degli spettacoli è fissato alle ore 20:30, ma le serate saranno aperte da un aperitivo di socialità alle 19:30. Considerata la capienza limitata della sala teatro del DAM, è gradita (e fortemente consigliata) la prenotazione agli spettacoli, telefonando ai numeri 0984.493086, 345.8064479, 392.7689706.

Nessun commento:

Posta un commento