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martedì 8 luglio 2008

Elio e le Storie Tese al Fuscaldo Sound VI


Il conto alla rovescia è cominciato. Manca meno di un mese esatto all’evento musicale live del Tirreno cosentino tanto atteso dai giovani. Il Fuscaldo Sound, organizzato dalla DB Eventi e dall'Associazione Culturale Entropia allo Stadio comunale Zicarelli di Fuscaldo Marina, torna per il sesto anno consecutivo, dal 6 all’8 agosto prossimi, con uno dei gruppi più originali, interessanti e divertenti del panorama musicale italiano.

venerdì 20 giugno 2008

Week end in Campus – 26/27/28 giugno 2008



Torna l’appuntamento annuale proposto dall’Associazione culturale Entropia in collaborazione con il Centro Residenziale dell’Università della Calabria. Dopo il successo della festa del solstizio di venerdì scorso, la vulcanica associazione studentesca da sempre impegnata nell’animazione culturale del Campus, per invogliare gli studenti dell’Unical a vivere l’ateneo anche la sera e il fine settimana, ha organizzato un week end davvero speciale.
“Week end in Campus” è una manifestazione culturale che ogni anno porta nell’ateneo musica live e proiezioni video, il cui comun denominatore è l’attenzione verso i temi sociali e le nuove tendenze artistico-musicali capaci di coinvolgere i giovani. L’iniziativa si terrà nello storico edificio Polifunzionale, godibilissimo d’estate, immerso com’è in una verde frescura.
Un “week end” più lungo quest’anno, che parte con un giorno d’anticipo. Si comincia giovedì 26 alle 22:30 con l’esibizione di Tying Tiffany, un’artista decisamente fuori dal comune, che con la sua irruzione sulla scena musicale ha rivoluzionato il panorama italiano del genere elettronico.
Qualcuno di voi potrebbe aver già sentito parlare di lei perché è una delle più belle ragazze italiane che fanno parte di Suicide Girls, ragazze provenienti da tutto il mondo con in comune una passione per un lifestyle ed un’estetica punk, la possibilità di proporsi e di mostrare un’immagine di sé e della sua femminilità che fa a pugni con quella socialmente condivisa e veicolata dai media.
Veneta d’origine ma bolognese d’adozione. Quando decide di dedicarsi alla musica elettronica usando un buon software e - come dice lei - un tastierone, incontra il produttore Lorenzo Montana', che la aiuta negli arrangiamenti dei suoi demo; subito la prestigiosa etichetta berlinese Get Physical si interessa a lei e le chiede la sua "You Know Me" per inserirla nella compilation "Full Body Workout vol 2".
Ormai non ha bisogno di molte presentazioni. E’ autrice di “Undercover”, uno dei più chiacchierati esordi discografici del 2005 ed è anche una valente dj. Un personaggio che non finisce mai di stupire. La sua carica vitale si riflette nelle selezioni musicali ricercate ed estreme, vicine ad un gusto internazionale. I suoi live stanno entusiasmando le platee di tutta Italia ed è ormai costantemente in tour. Basta dare un’occhiata al suo sito ufficiale per rendersene conto (www.tyingtiffany.com).
Il nuovo album di Tying Tiffany, Brain for Breakfast, uscito a livello mondiale per la label americana I Scream Records è un innovativo concentrato di elettronica e rock, dance e punk e si avvale della collaborazione di importanti artisti internazionali come Nic Endo (ex Atari Teenage Riot), Pete Namlook, Wolfgang Schrodl (Liquido) e degli italiani Santo Niente.
Tiffany è tutto questo, ma non solo: è l'attrice che il regista Carlo Mazzacurati sceglie per una parte di rilievo nel suo "La lingua del santo", o la ragazza che posa per le fotografie del libro "Streghe, Anguane" dell'antropologo Roberto Roda.
Insomma, oltre ad essere bella, sexy e provocante Tiffany è un personaggio alternativo e divertente, che saprà sicuramente stupire chi avrà la curiosità di venirla ad ascoltare.
La serata continuerà per i nottambuli con il DJSet scatenato di Luca Bafaro.
La sera successiva invece, venerdì 27, alle ore 22:00, presso il DAM, sempre al polifunzionale, si terrà la proiezione del documentario “La Santa”, viaggio nella ‘ndrangheta di Ruben H. Oliva ed Enrico Fierro. Dal porto di Buenos Aires - con i traffici di armi, i flussi di denaro, il racket della droga in Colombia - a Nardodipace, in Calabria, il paese più povero d'Europa, l'inchiesta delinea le caratteristiche della 'ndrangheta attraverso le testimonianze di magistrati, sindaci, studiosi, sindacalisti, imprenditori, familiari delle vittime, collaboratori di giustizia.
Ma non è finita qui. Per l’intera giornata di venerdì e anche per la mattina di sabato 28 giugno, l’Associazione terrà aperta la propria sede, lasciando a disposizione di tutti gli studenti sia l’Aula Informatica che l’Aula Studio, quando normalmente le altre associazioni, biblioteche, aule sono chiuse. Non una novità a dire il vero per questa associazione, attiva tutti i giorni per tutto l’anno, e impegnata non solo in una serie e puntuale attività quotidiana di servizio agli studenti ma anche nella promozione di tante interessanti iniziative culturali, fatte di incontro, riflessione e piacevole intrattenimento. L’iniziativa si chiuderà sabato a mezzogiorno con un aperitivo offerto dall’Associazione, prima di andare tutti al mare…
La manifestazione Week End in Campus è completamente gratuita per i partecipanti.

giovedì 12 giugno 2008

Oltre il Sessantotto. All’Unical l’incontro fra Piperno e Bertinotti




Martedì 17 giugno 2008 ore 11:30
Università della Calabria - Aula Circolare (Edificio Polifunzionale)
presentazione del libro di Franco Piperno

Roma, 1° marzo 1968: a Valle Giulia la polizia carica gli studenti che occupano la facoltà di Architettura. È questa l'icona del '68 italiano: una nuova soggettività, un sentimento di rivalsa, di giustizia sociale e solidarietà che ha accomunato donne e uomini, dall'Europa all'America. A quarant'anni da quegli avvenimenti, Franco Piperno fa un bilancio politico, culturale e sociale di una stagione vissuta da protagonista. Nel suo libro “68, l’anno che ritorna” edito da Rizzoli, ritroviamo la genesi dei comitati studenteschi che hanno dato vita al movimento, i testi di Marx e le suggestioni della Scuola di Francoforte, le ballate di Fabrizio De André e Bob Dylan, le parole di don Milani e quelle altrettanto sofferte di Céline, l'eco dei dibattiti e degli scontri di piazza. Ma soprattutto quel sogno infranto di giovinezza e rivoluzione di un’intera generazione.
Insieme all’autore e a partire dal suo libro, martedì prossimo 17 giugno, in Aula Circolare, luogo storico delle assemblee studentesche dell’Università della Calabria, ad Arcavacata, dove Piperno insegna Fisica ed Astronomia, i giornalisti Paride Leporace e Daniela Ielasi tenteranno una retrospettiva sul lungo decennio, dal Sessantotto al Settantasette, e sui decenni successivi, allo scopo di rintracciare ciò che del ‘68 “ritorna” fino ai giorni nostri.
L’iniziativa, organizzata dallo spazio sociale Filo Rosso, dall’associazione culturale Entropia e dal Settimanale universitario Fatti Al Cubo, vuole infatti prendere spunto dal ’68 per guardare, come fa il libro, indietro e in avanti, all’oggi, allo stato rovinoso dell’università, luogo da cui tutto ha avuto origine, e al mondo del lavoro, con cui il movimento studentesco entrò in simbiosi e che oggi si presenta frammentato e distante.
Relatore d’eccezione sarà Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera dei Deputati, fondatore del partito della Rifondazione Comunista.
Due biografie parallele e profondamente diverse, quelle di Piperno e Bertinotti, ma che si sono sfiorate spesso. Nati a distanza di pochi anni l’uno dall’altro, agli angoli opposti della penisola, l’uno a Catanzaro, l’altro a Milano. Il primo viene espulso dal PCI e diventa leader del movimento studentesco; il secondo, sindacalista della Cgil, aderirà al partito pochi anni più tardi. La figura di Bertinotti rappresenta però una nuova fase nel difficile rapporto fra partito e movimento. A differenza del sindacato e del Pci, che in quegli anni tennero sempre un atteggiamento di chiusura per non dire di repressione nei confronti dei movimenti, il Prc di Bertinotti ha tentato un dialogo con la galassia dei centri sociali e della sinsitra extraparlamentare. Dialogo non sempre sereno, come in occasione del dibattito “violenza-non violenza” sviluppato intorno alle pratiche di resistenza del movimento no global.
A quarant’anni dal ’68, da Valle Giulia a Genova 2001, fino alle recenti lotte territoriali di Napoli e Val di Susa, il dibattito di Arcavacata si annuncia molto interessante, soprattutto per l’attualità del momento storico, con l’assenza di una rappresentanza parlamentare della sinistra radicale e il difficile tentativo in atto di ricostruire “dal basso” un partito credibile.

Arcavacata 12.06.2008
Filorosso – Entropia – Fatti Al Cubo

martedì 10 giugno 2008

La Festa del Solstizio si sposta all'Unical



Il Sole si “ferma” anche quest’anno. Come è oramai tradizione per la città e l’università di Cosenza, venerdì 20 giugno, torna la Festa del Solstizio d’Estate, un’occasione per fermarsi tutti insieme con il naso all’insù a guardare il cielo, insieme agli esperti di astronomia del Dipartimento di Fisica dell’Unical, per poi danzare sotto le stelle fino a notte fonda, a ritmo di tanta buona e sana musica rock, reggae, ska…
Etimologicamente, solstizio significa "il Sole si ferma", perché la sua elevazione zenitale non sembra cambiare da un giorno all'altro. Il solstizio d'estate è la data del giorno più lungo dell'anno, e di conseguenza della notte più corta. Al momento del solstizio, il Sole raggiunge la sua massima declinazione nel suo movimento apparente rispetto al piano dell'eclittica, ed è allo zenit al tropico del Cancro.
Rappresentando l'inizio dell'Estate è sempre stato nella storia occasione di feste.
Anche a Cosenza da un po’ di tempo questa ricorrenza viene accolta da una notte bianca. Il 20 giugno di quest’anno la Festa del Solstizio, organizzata dall’Associazione culturale Entropia in collaborazione con DBeventi, il settimanale universitario “Fatti Al Cubo” e il Gruppo Astrofili Menkalinan, si sposta però dal Castello Svevo – chiuso per lavori di ristrutturazione – all’Università della Calabria, nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro dell’Edificio Polifunzionale.
Per l’osservatore abituale di quel sublime spettacolo rappresentato dal cielo notturno, dalle costellazioni, dai pianeti, dalla via lattea, per coloro cui piace orientarsi con il sole, la luna e le stelle, ma anche per coloro che avrebbero voglia di farlo e non hanno mai osato, il solstizio è l’occasione ideale per giocare collettivamente al riconoscimento dei pianeti e delle costellazioni a occhio nudo, ma anche una magnifica opportunità per ascoltare e imparare le mitologie e le narrazioni applicate alla volta celeste.
Saranno disponibili, come di consueto, i telescopi del Dipartimento di Fisica dell’Unical per l’osservazione degli oggetti celesti. E dopo lo studio del cielo, spazio alla musica, a partire dalle 23:30 si aprono le danze, con i djs Luca Bafaro e Stefanuccio.
La festa è pensata per dare a tutti, grandi e piccini, la possibilità di imparare ad orientarsi nel cielo. Invitiamo quindi studenti, famiglie, giovani e anziani a passare con noi questa notte bianca all’UniCal, propiziatoria per una buona estate e una buona vita, all’insegna della ricchezza che il firmamento ci offre, senza chiederci nulla in cambio.

martedì 1 aprile 2008

Presentazione di "Impuniti", con l'autore Caporale, giornalista di Repubblica


Avamposto Libro e Libreria Luim, in collaborazione con l’Associazione culturale Entropia, sono lieti di presentare “Impuniti - Storie di un sistema incapace, sprecone e felice”, saggio del giornalista de La Repubblica Antonello Caporale edito da Baldini Castoldi Dalai.
Questo saggio-inchiesta accompagna il lettore in un viaggio nell'Italia dello spreco e della malapolitica, attraverso le piccole e grandi storie che testimoniano lo stato di salute della nostra democrazia.
Con gli strumenti dell'inchiesta giornalistica, Caporale riesce a penetrare il fortino per svelare i nomi e cognomi: chi ha fatto cosa, quali danni ha procurato alle casse dello Stato, all'ambiente, al territorio e, soprattutto perché. L'utopia travestita da piano urbanistico. La riqualificazione ambientale che diventa scempio. L'emergenza come prassi quotidiana. Lo sperpero dissennato di risorse pubbliche. Bilanci violentati da gestioni creative e ambiziose. Il non fare né decidere come forma di tutela dal dissenso. L'atteggiamento leggero e spavaldo di chi non sarà mai chiamato a rispondere delle proprie azioni, e lo sa.
Un lavoro insomma che si propone di far parlare i fatti e i loro protagonisti, confrontando in maniera trasparente l'idea iniziale e il risultato finale: il dire e il fare, alla luce del mare che li separa. Nella mappa geografica degli impuniti non poteva mancare la Calabria.
La presentazione del libro si terrà venerdì 4 aprile alle ore 17:30 presso il DAM (Dipartimento Autogestito Multimediale) dell’Università della Calabria, nell’Edificio Polifunzionale. Con l’autore ne discuteranno Domenico Cersosimo, vicepresidente della giunta regionale della Calabria, e i giornalisti Massimo Clausi, Eugenio Furia e Daniela Ielasi.

giovedì 20 marzo 2008

Rassegna di film sul Sessantotto


Una rassegna cinematografica sul '68, anno della rivolta giovanile, in primis studentesca ma anche operaia, che ha influenzato tutta la società italiana fin dentro i suoi costumi di vita, si assume il difficile compito di evocare attraverso le immagini la portata storica, politica e culturale di un intero decennio di mutamenti sociali, che va sotto il nome di Sessantotto, ma che in Italia, a differenza che in Germania o in Francia, divenne un'onda lunga dieci anni. A cimentarsi in questa impresa è l'Associazione Culturale Entropia, non nuova in verità a questo tipo di sfide, con una bella iniziativa dal titolo “L'anno che ritorna”, realizzata in collaborazione con lo spazio sociale Filorosso dell'Unical e il centro sociale Bruno di Trento. Tredici film e un documentario, tutte produzioni italiane, proiettati su grande schermo nella sala cineteatro del DAM - Edificio Polifunzionale dell'Università della Calabria, a partire da giovedì 27 marzo, ogni settimana fino a maggio.
In occasione del 40° anniversario del Sessantotto, forse il cinema - prima che i libri - può restituire la profondità di una “rivoluzione” vicina nel tempo ma così lontana dalle nuove generazioni che ne hanno ereditato libertà ed emancipazione senza alcuna consapevolezza. Lo stesso titolo “L'anno che ritorna” sembra essere un auspicio, verso un risveglio dell'ambiente studentesco, all'epoca protagonista e motore della storia ed oggi silente ed appiattito da riforme e controriforme subite dalla scuola e dall'università.
La scelta dei film è indubbiamente parziale: in primo luogo sono film che amiamo e che appartengono alla grande stagione del cinema italiano lontana ormai anni luce; e sebbene alcuni dei registi siano tuttora operativi non hanno più realizzato opere della stessa bellezza e spessore. Si tratta di film piuttosto conosciuti, ma tutto sommato poco visti e che nell'insieme disegnano un quadro significativo degli anni '60, raccontando il clima di cambiamento e ribellione che ha avuto il suo fulcro nel 1968. La crisi della famiglia, l'emancipazione femminile, la libertà sessuale, il rapporto con la religione, la follia, la corruzione, il Sud, sono tutte tematiche che irrompono nel cinema degli anni Sessanta, specchio di una società in trasformazione, e che in questa rassegna trovano un filo conduttore.
Tale racconto, però, non ha nulla di didascalico, né di descrittivo in senso stretto.
I film “respirano la nuova aria” per così dire e ce la restituiscono intatta (esempi paradigmatici a questo proposito sono il film della Cavani e di Magni, che narrano addirittura di altre epoche, ma parlano al presente di allora e crediamo anche di oggi). Ci sono i registi dell'impegno, da Bertolucci a Bellocchio, ai fratelli Taviani, a Elio Petri. C'è il film di Monicelli candidato al Premio Oscar come miglior film straniero del 1968. E non poteva mancare il cinema pasoliniano né l'attore simbolo di una generazione, Gian Maria Volonté.
Ci sono infine alcune chicche. Una è sicuramente il documentario su Trento, città che ospita la storica facoltà di sociologia, la prima ad insorgere nel '68 accendendo la miccia della rivolta in tutti gli atenei italiani. Interessante operazione di sperimentazione linguistica, "Amore e rabbia" raccoglie invece cinque episodi in cui sono narrate altrettante parabole del Vangelo rivisitate in chiave moderna da cinque grandi registi: Carlo Lizzani, Bernardo Bertolucci, Pier Paolo Pasolini, Jean-Luc Godard, Marco Bellocchio.
La rassegna, che si apre anche temporalmente con “Prima della rivoluzione”, film colto e ricco di letteratura, anticipatore del '68, si chiude con la retrospettiva del 1980 “Maledetti vi amerò”, di Marco Tullio Giordana, che è poi il primo vero film italiano sulla generazione del '68.

venerdì 25 gennaio 2008

Dibattito al DAM "Dai no global a Mastella"


Dopo tre anni arriva a sentenza presso il Tribunale di Cosenza il processo di primo grado ai 13 attivisti accusati di essersi associati per "cospirare e sovvertire l'ordine mondiale", in occasione delle grandi mobilitazioni di Napoli e Genova 2001.
Un pezzo della storia di questo Paese, una storia che appartiene a tutti noi e che conosciamo bene, è stata impastata e ritagliata da un pm con l'inganno e la malafede. In quelle piazze c'erano centinaia di migliaia di cittadini liberamente e pubblicamente "associatisi" per costruire un mondo migliore. Siamo tutti colpevoli. Quei cittadini ci sono ancora. Quel mondo lo stanno ancora costruendo.
Studenti, lavoratori, disoccupati, donne e uomini, hanno difeso il diritto al dissenso a Cosenza, quando questo è stato messo in serio pericolo da forze dell'ordine e magistratura.
L'Università della Calabria, attraversata nel 2002 dal forte moto d'indignazione popolare scattato all'indomani degli arresti, ha oggi il dovere di ospitare una riflessione su quel movimento, sulle lotte territoriali, sulla distanza tra lotte sociali e giustizia, sul conflitto in atto tra politica e "antipolitica", tra politica e magistratura.
Di fronte al fallimento dei partiti, la risposta non possono darla i giudici. Difronte alle istanze di giustizia sociale, redistribuzione della ricchezza e democrazia, che si levano dai cittadini, la risposta non possono darla i giudici.
La risposta può darla solo la politica, quella vera, fatta del libero associarsi degli uomini e delle donne, nelle università, nelle piazze. Riprendendo la parola, domandando e ascoltando.
Per questo motivo mercoledì 30 gennaio ne discutiamo all’Università con Paolo Cento (deputato), Francesco Caruso (deputato), Antonino Campennì (docente Unical), Franco Piperno (docente Unical) e Francesco Febbraio (direttore Radio Ciroma). Studenti, docenti, impiegati, associazioni, cittadini sono invitati a partecipare. Cospiriamo ancora.

Filorosso

giovedì 10 gennaio 2008

Laboratorio di Movement Theater con Nicola Iervasi (NY)


Parte il 15 gennaio presso il DAM (Dipartimento Autogestito Multimediale) dell’Università della Calabria il laboratorio di “movimento” organizzato dall’Associazione culturale studentesca Entropia in collaborazione con Mare Nostrum Elements, gruppo di performers provenienti da diverse esperienze professionali e nazionalità, con sede a New York. A tenere il laboratorio, dal titolo “L’onda delle emozioni”, sarà proprio il direttore artistico di Mare Nostrum, Nicola Iervasi, di origini calabresi, danzatore solista della Anna Sokolow Archive Company di New York.
L'onda delle Emozioni è un itinerario interdisciplinare che comprende concetti di mimo, teatro/danza europeo, movement theater americano, uso della voce, gyrokinesis e contact improvisation. “Le emozioni, così come il corpo e la mente, hanno bisogno di essere esercitate, stimolate, preparate alla messa in scena. Lo studio parallelo delle arti dello spettacolo fortifica l'equilibrio corpo/mente/emozioni; tre aspetti inseparabili di ogni performer”. Questo lo spirito che muove il laboratorio che si svolge in tre giorni (18 ore in tutto) presso la sede dell'associazione al Polifunzionale, a partire dalle ore 15 di oggi.
A conclusione del laboratorio, indirizzato a studenti e lavoratori dello spettacolo, professionisti e non, giovedì 17 gennaio alle ore 21, nella sala teatrale del Dam, si svolgerà una performance finale aperta ad amici, parenti e curiosi. Sarà inoltre rilasciato un attestato di partecipazione. Per iscriversi c’è tempo fino alle ore 12:00 di oggi. Maggiori informazioni sono reperibili ai numeri 0984.493086 - 320.8899228.