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martedì 23 febbraio 2010

Al DAM va in scena "L'emigrazione è puttana"



GIOVEDì 25 FEBBRAIO 2009 ORE 21:00
CineTeatro DAM - Polifunzionale UNICAL

Associazione culturale Entropia e Teatro della Ginestra
presentano
"L’emigrazione è puttana"
di Vincenza Costantino

con
Emilia Brandi
Ernesto Orrico
Francesco Votano

regia
Dante de Rose

«Scialli neri
il tuo mattino
di emigranti.
Calabria,
pane e cipolla»
Franco Costabile

Un tronco principale di testi dialogati fra due uomini e una donna che seguono una storia, la storia di una famiglia (sono tre fratelli). Insieme ricostruiscono la storia di tre generazioni, loro sono i bambini infine mandati in Calabria per essere cresciuti dai nonni materni, quando la madre muore, il padre si risposa, la matrigna non li vuole. «In Calabria cresceranno meglio assai: ci mandi i soldi ‘che lì ancora i soldi valgono». Adesso adulti, il padre è morto, e ricevono un’eredità sconquassata (tra cui le ceneri del padre in una scatolina di latta: per spargerle nella fiumara). Riaprono ferite, ne chiudono di vecchie. Con l’eredità ricevono anche un mucchio di lettere, fotografie e cartoline dall’America, figurine dei giocatori di baseball. Cose vecchie. Devono fare i certificati per l’eredità, uno di loro scopre di non essere figlio della stessa madre. Litigano sulla scrittura dei cognomi, chi è stato registrato Stillitano, chi Stellitano, chi Stilittano, (tre fratelli, tre cognomi: doppie e vocali sono, per gli analfabeti, sottigliezze poco importanti).
Questo tronco principale è inframmezzato (anche disturbato) da testi poetici che raccontano tante storie (brevi, fulminanti). Si recitano, guardando in faccia il pubblico, rivolgendosi direttamente al pubblico. Attraverso queste voci si animano tante storie, ogni storia ha il nome di un luogo, un paese calabrese, una città americana. Alla fine quello che viene fuori, dall’insieme dei ricordi e delle storie è una geografia schizofrenica e frammentata, la geografia dell’emigrazione calabrese.

sabato 13 febbraio 2010

Al DAM la "Canzone" di Nino Racco


GIOVEDI 18 FEBBRAIO 2009
ore 21:15
c/o DAM - Ed. Polifunzionale - UNICAL

Associazione culturale ENTROPIA
in collaborazione con
PICCOLO TEATRO UMANO
Associazione Teatrale e Culturale
Produzioni 2009
presentano

"CANZONE"
composizione teatrale di Nino Racco
con
Nino Racco – corpo recitante e canto
Francesco Loccisano – chitarra e musiche di scena

Collaborazione artistica – Daniele Mangiola

Con lo spettacolo CANZONE ho voluto farmi un regalo per i miei trent’anni di “passione teatrale”. In un primo momento pensavo di ripercorrere le tappe fondamentali della mia parabola attoriale: Brecht, il teatro di ricerca, il Cantastorie, il teatro in strada, la maschera di Gianni Giangurgolo, lo spettacolo su Luigi Tenco, il teatro-canzone…
In fase di scrittura e montaggio, invece, il nuovo mi ha preso la mano e sono venute fuori scelte musicali e teatrali totalmente inaspettate che solo in minima parte riecheggiano il passato, anzi si affacciano al presente e sognano un futuro sempre più artisticamente agguerrito.
CANZONE si presenta dunque come un’avventura, un viaggio eremitico tra luoghi poetici letterari teatrali interiori, dove costante è la prediletta mia domanda sul senso dell’esistenza e del “fare teatro”.
In un’ora e quindici minuti, alternati tra canzoni e brevi racconti, s’incontrano agilmente e febbrilmente il Moby Dick di Melville, Cesare Pavese, la canzone di Gabriella Ferri e di Don Backy, Jan Palach e la primavera di Praga, Alda Merini, Pier Paolo Pasolini e il vecchio amato Brecht.
Mi accompagna in questa avventura il musicista Francesco Loccisano detto “Locci” e così CANZONE è diventata anche la storia di un incontro artistico, la comune passione per il flamenco e le culture mediterranee.
(Nino Racco, Marzo 2009)

Ingresso €4