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martedì 14 marzo 2017

Venerdì di "microteatro" al DAM con "Patres" di Saverio Tavano


PATRES
di Saverio Tavano
con Dario Natale e Gianluca Vetromilo
regia Saverio Tavano

Una produzione Residenza Teatrale Ligeia Lamezia Terme/Scenari Visibili con il supporto della Regione Calabria

Miglior spettacolo festival Inventaria 2014
Premio contro le mafie del MEI 2014
Secondo premio al Festival Teatrale di Resistenza Museo Cervi

Patres nasce dall'intento di analizzare il rapporto tra padri e figli, intendendo la figura genitoriale come un riferimento ad ampio raggio. ...
Questo è il tempo dell'assenza del padre, una figura che ha sempre avuto l'atavico compito di trasmettere la conoscenza, la memoria del passato.
Non esistono più padri politici, padri spirituali, padri maestri; latitano o sono divenuti compagni di gioco dei loro figli. I figli tentano invano di colmare questa mancanza, in una condizione di attesa, di sospensione, di impasse. Siamo tutti figli in attesa... aspettiamo.
Un giovane Telemaco di Calabria attende da anni il ritorno di suo padre, paralizzato dall'attesa, davanti all’orizzonte che può solo immaginare dal buio della sua cecità, attende su una spiaggia bagnata dal Mar Tirreno, mette le mani avanti per vedere l’orizzonte, si rivolge verso il mare e aspetta che questo padre ritorni. È il mare che scandisce e accompagna la vita di questo figlio incapace di vedere come di andare, in attesa di un padre che invece non è in grado di restare/tornare a casa, in una terra ostile. Un “Pater” che lega il figlio ad una corda perché altrimenti potrebbe perdersi, incapace di stargli accanto, non ritrova il coraggio della testimonianza e la forza della trasmissione.
Telemaco dalla lunga attesa, non aspetta un Godot, aspetta realmente qualcuno e l’attesa è dinamica, come un'erranza, un rischio.
Goethe afferma che l'eredità sta in un movimento di riconquista, vero erede è un orfano a cui nessuno garantirà nulla. Ereditiamo il niente, ma non proveniamo dal niente, occorre quindi recuperare il nostro scarto col passato.

Capienza limitata - Si consiglia di prenotare - Info 347.2273893 - microteatro.dam@gmail.com

mercoledì 8 marzo 2017

San Fili soundscaping, sabato sera di musica nel microteatro del DAM


SAN FILI SOUNDSCAPING
piccola indagine psico-antropologica condotta in musica
con
Mirko Onofrio / flauti, composizioni
Paolo Presta / fisarmonica

"Si tratta di un corpus di otto composizioni strumentali originali per flauto e fisarmonica che ha come matrice narrativa e simbolica un paese, San Fili. Quando un luogo ti reclama più volte, mandando in fumo i tuoi piani di fuga, accade per una ragione che merita evidentemente di essere indagata a fondo e senza pregiudizi. Da sempre San Fili, mio paese d'origine paterna, ha avuto un ruolo importante nello sviluppo della mia immaginazione; l'infanzia che vi ho trascorso è stata indelebilmente segnata da una mitologia che continua a pulsare in vicoli, vecchie case, ... piazzette, boschi e montagne in cui spesso mi sono perso solitario per assorbirne le energie tutte speciali come anticorpi spirituali per affrontare una realtà che, nel corso del tempo, si è rivelata sempre più inattendibile e vacillante. Sia chiaro che non vuole essere una superficiale operazione folkloristica o di autocompiacimento nostalgico ma piuttosto una sorta di indagine psico- antropologica condotta in musica in cui i diversi elementi archetipici in gioco hanno la funzione di "risvegliare" vecchi fantasmi, buoni o cattivi, per tornare a dar loro un senso e un ruolo in quello che è un percorso di vita personale e una ricerca identitaria".
(M. Onofrio)