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lunedì 12 dicembre 2011

16 anni di Filorosso, al DAM la presentazione del libro "Beni comuni" di Ugo Mattei


Ugo Mattei insegna Diritto civile all’Università di Torino e Diritto comparato e internazionale alla University of California. È stato vicepresidente della Commissione Rodotà per la riforma dei beni pubblici, co-redattore dei quesiti referendari per l’acqua bene comune e ha patrocinato come avvocato la loro ammissibilità presso la Corte Costituzionale. È editorialista del quotidiano “il manifesto”.
“Beni Comuni” (Ed. Laterza), è il suo ultimo libro. Scritto nella forma agile del manifesto, teorizza i beni comuni come riconquista di spazi pubblici democratici, fondati sulla qualità dei rapporti e non sulla quantità dell’accumulo. Dalla lotta per l’acqua, l’università e la scuola pubblica a quella per l’informazione critica; dalle battaglie contro il precariato e per un lavoro di qualità a quelle contro lo scempio e il consumo del territorio; dalla lotta contro la privatizzazione della rete internet a quella contro le grandi opere: i beni comuni non sono una merce declinabile in chiave di avere. Sono una pratica politica e culturale che appartiene all’orizzonte dell’esistere insieme.

Ugo Mattei sarà all’Università della Calabria giovedì 15 dicembre per il 16° compleanno del Filorosso. La presentazione del suo libro “Beni Comuni – un manifesto” si terrà al DAM (Polifunzionale Unical) alle ore 17. Insieme all’autore interverranno Claudio Dionesalvi (giornalista), Anna Maria Jellamo (docente Università della Calabria), Tonino Perna (docente Università di Messina) e Marta Petrusewicz (docente Università della Calabria).

A quattro mesi dallo sgombero dello spazio sociale autogestito, e dopo la campagna d’autunno contro il Grande Rettore, Filorosso torna a farsi sentire con un’iniziativa di forte valore culturale e politico. E lo fa ripartendo dal DAM, luogo nel quale era nato nel 1995, nel quale è rimasto fino al 2000 e nel quale ritorna dopo 11 anni.
In questi anni Filorosso è stato tante cose, ma su tutte è stato un collettivo politico che nell’università e sul territorio, ha animato le lotte per il diritto allo studio e la vivibilità del campus, per la libera formazione ed il reddito di cittadinanza, per la socialità studentesca, la legalizzazione delle droghe, il riutilizzo sociale degli spazi abbandonati, per l’informazione critica. Il 4 agosto, quando è stato demolito, al Filorosso c’erano: una sala prove, una cucina sociale, un ufficio stampa, una sala studio e riunioni ed una sala attrezzata per proiezioni video, concerti, feste. Era un centro sociale che pulsava di vita e aggregava vecchie e nuove generazioni di studenti. Oggi Filorosso è una spianata di cemento ed un collettivo di persone indignate perché sono state private in maniera violenta ed autoritaria di un bene comune, dove l’incontro e la socialità avvenivano in forma libera e spontanea, dove la musica generava crescita culturale e legame sociale in un campus sempre più disgregato e deserto. E’ cambiata l’università, sono cambiati gli studenti, è cambiato anche il Filorosso, ma le motivazioni per cui Filorosso è nato ci sono ancora tutte.

Dopo la presentazione del libro, dalle ore 23:00 in poi, la festa continua all’insegna della musica con l’Unicalternative Party “Balliamo sulle macerie”.

giovedì 1 dicembre 2011

Comunicazione avvio progetto di SCN

Si comunica che a causa della riduzione degli stanziamenti del Fondo Nazionale per il Servizio Civile, il Servizio Civile Nazionale ha rimodulato l’avvio dei progetti.

Gli avvii verranno effettuati a scaglione secondo il calendario stabilito e nei limiti dei posti disponibili come indicato nella comunicazione del 15-11-2011 pubblicata sul sito ufficiale www.serviziocivile.gov.it. Pertanto, contrariamente a quanto riferito durante i colloqui, attendiamo disposizioni dall’Ufficio nazionale sulla data di partenza del nostro progetto “Da studente a cittadino".

Vi invitiamo a controllare il nostro sito per successive comunicazioni e per la pubblicazione delle graduatorie.

martedì 29 novembre 2011

Documentario su Stefano Cucchi, la proiezione al DAM


Ilaria Cucchi: “Un film per riaprire il processo sulla morte di mio fratello”

La pena di morte in Italia non c’è, ma Stefano l’ha avuta”. E ancora: “La speranza è che il processo vada a monte per ricominciare con dei presupposti più veritieri”. 147, e 148: non sono numeri, ma morti di carcere. Il 148° del 2009 è stato Stefano Cucchi, deceduto il 22 ottobre a 31 anni, in circostanze ancora da accertare, nel Reparto di Medicina Protetta dell’Ospedale Pertini di Roma, sei giorni dopo il suo arresto. 148 Stefano. Mostri dell’inerzia è il documentario di Maurizio Cartolano, prodotto da Ambra Group e distribuito dal Fatto Quotidiano il 30 novembre, presentato in anteprima al Festival di Roma: “Restituisce l’immagine autentica di Stefano e dei suoi rapporti con la famiglia, perché la sua storia sopravviva alle ipocrisie: ora è l’unico mezzo, perché sono sfiduciata della vicenda giudiziaria”, dice Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, anima e nerbo del progetto.

Che è un’arma preziosa, perché “il ruolo dell’informazione è fondamentale, il processo mediatico più importante di quello giudiziario”, e si aggiunge a un altro privilegio: “Mi sento quasi irriconoscente e irrispettosa verso le altre famiglie che non possono neanche avere un processo. Noi il processo ce l’abbiamo, ma è tutto difficile, perché il primo processo è alla vittima e alla famiglia. E Stefano è un tossico che meritava di morire”, accusa Ilaria. Eppure, la fiducia nello Stato c’è ancora: “Da cittadina onesta la devo avere, anche se sono pessimista: è normale che una famiglia sia abbandonata a se stessa nelle aule?”. Parole e numeri che bruciano: “148 ristabilisce la verità: in Italia non c’è la pena di morte, ma mio fratello l’ha avuta”. E nemmeno è stata riconosciuta: “Le responsabilità individuali sono evidenti, ancor più quando si coprono i colpevoli: non si parla più di mele marce, bensì di macchiare tutta la categoria”. Picchiato nei sotterranei del tribunale, isolato e lasciato morire all’insaputa dei familiari, Stefano ha rivelato ancora una volta “la realtà spaventosa del carcere: quattro ore con la schiena rotta su una panca di ferro, perché il detenuto è carne da macello e il rispetto per la dignità umana conta zero”. E, dice Cartolano, “poteva accadere a chiunque, come già a Federico Aldovrandi e Giuseppe Uva.

Eppure, in tribunale si nega che Stefano sia stato picchiato: polizia penitenziaria, carabinieri e medici, c’è un sistema omertoso”. E una sola speranza, che Ilaria rivendica: “Io, Patrizia (madre di Federico Aldovrandi), Lucia (sorella di Giuseppe Uva) e Domenica (figlia di Michele Ferrulli) siamo unite e vicine”. E Il futuro prossimo è un’associazione: vittime di Stato?

(da Il Fatto Quotidiano on line)

sabato 12 novembre 2011

"Breaking the Wall... Street!" Nuova rassegna di film al DAM

La rivista on line SVAR, emanazione del Laboratorio di Italiano Scritto della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria, in collaborazione con il Dipartimento Autogestito Multimediale (D.A.M.), presenta la rassegna cinematografica dal titolo Breaking the wall…street. La rassegna si terrà presso la sede del D.A.M. (Polifunzionale - Unical) tutti i martedì a partire dal 15 Novembre fino al 13 Dicembre, alle ore 21:15.

I documentari e i film in programma riguardano questioni fondamentali ed ineludibili. The Corporation e Capitalism affrontano le dinamiche del capitalismo finanziario e “globalizzato”, sempre più pervadenti, e la spietata logica del “profitto a qualunque costo” (qualunque costo sociale, umano, ambientale) che le ispira, svelando le “strutture profonde” e i meccanismi del dominio planetario esercitato dal sistema integrato Banche-Multinazionali (dominio che condiziona a tutti i livelli il mondo e l’esistenza delle persone). L’undicesima ora tratta gli effetti devastanti dell’industrializzazione sull’eco-sistema, mostrando quanto sia inderogabile la necessità di riconsiderare il nostro modello di sviluppo. La terra degli uomini rossi denuncia la violenza sistematica dei latifondisti bianchi brasiliani nei confronti degli indios, cacciati dai loro luoghi nativi e ridotti in miseria. Oltre ad indurre un ripensamento complessivo dei rapporti tra la civiltà occidentale e le culture “altre”, il film ha il pregio di porre al centro dell’attenzione il tema della terra, in una fase in cui non solo il Terzo Mondo, ma anche certi cosiddetti “Paesi in via di sviluppo” (come l’India) stanno subendo l’ennesima, rinnovata fase dello sfruttamento colonialista, mentre multinazionali e Stati come la Cina fanno incetta di enormi estensioni di terreno coltivabile, rovinando così le tradizionali economie locali. V per Vendetta, infine, tratta gli aspetti ormai sempre più orwelliani del Potere.

I documentari e i film, dunque, toccano quei vari aspetti del dominio capitalista globale che vanno compresi nella loro reciprocità ed interazione. Per questo la rassegna ha volutamente un carattere integrato e “strutturale”, teso ad indurre una riflessione complessiva sul Potere. Proprio perché i diversi e variegati fenomeni sociali, economici e politici che ci investono e determinano le nostre vite non sono inscritti in un “ordine naturale delle cose”, né sono l’esito inevitabile di un telos metafisico, ma dipendono sempre dalla volontà e dall’agire di qualcuno, negli interessi di una ristretta minoranza sovranazionale che, attraverso una rete di organismi riservati (Club Bilderberg, Commissione Trilateral ecc.) e di istituzioni internazionali (ONU, UE, BCE, FMI ecc.) controlla l’economia, la politica e l’informazione. E già solo prenderne coscienza è un atto di libertà. Vi invitiamo a partecipare alla nostra iniziativa.

mercoledì 21 settembre 2011

Bando per la selezione dei volontari SCN 2011

E' stato pubblicato il bando della Regione Calabria per la selezione di 355 volontari da inserire nei progetti di Servizio Civile Nazionale in Calabria nell'anno 2011 (GURI n. 75 del 20 settembre 2011): il bando può essere scaricato dal nostro sito, cliccando sul link in alto, unitamente ai moduli per la domanda (allegato 2 e allegato 3) alla fine del bando.

Per il progetto "Da studente a cittadino" dell'Associazione Culturale Entropia (che potete consultare cliccando sul link in alto), sono disponibili n°5 posti.

Gli allegati 2 e 3 devono essere compilati in ogni campo, facendo attenzione a barrare le voci che non interessano.

Oltre agli allegati, vanno presentati:
- copia del documento d'identità
- copia del codice fiscale
- curriculum vitae
- copia dei titoli posseduti

La domanda di partecipazione esclusivamente in formato cartaceo deve essere indirizzata direttamente all'Associazione culturale Entropia, via P. Bucci - Università della Calabria - 87036 Arcavacata di Rende (CS), in busta chiusa da consegnare a mano presso la sede dell'Associazione da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle 19, oppure da spedire per posta.

La domanda deve pervenire entro e non oltre le ore 14.00 del 21 ottobre 2011.


Le domande pervenute oltre il termine stabilito non saranno prese in considerazione.

Per visualizzare l'elenco dei progetti selezionati in Calabria, si rimanda al bando o ai siti della Regione Calabria e dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.

Per manifestazioni di interesse e approfondimenti sul progetto "Da studente a cittadino", colloqui esplicativi e di conoscenza, potete scriverci all'indirizzo mail entropia@unical.it

Se ti interessa conoscere l'Ente promotore, puoi telefonare in sede allo 0984.493086 o recarti in Associazione e visitare la struttura, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 19.

Per parlare con la responsabile del progetto (dott.ssa Ielasi) telefonare al 347.1215553.

Le selezioni si svolgeranno giorno 26 ottobre 2011 alle ore 9.00 presso la sede dell'Associazione Entropia (DAM - Polifunzionale UNICAL).

venerdì 17 giugno 2011

Festa del Solstizio d'Estate 2011, Castello di Rende


La Festa del Solstizio, il 21 giugno di quest’anno, si festeggia nel centro storico di Rende, all’interno della splendida cornice del Castello Normanno (ex municipio): il professore di Astronomia dell’Unical Franco Piperno ed il Gruppo Astrofili Menkalinan saranno con laser e telescopi sul tetto del Castello a partire dalle ore 21 con tutti gli appassionati e i curiosi per una visita guidata nel cielo stellato. La Festa, organizzata dall’Associazione Culturale Entropia in collaborazione con il Comune di Rende e l’Università della Calabria nei suoi dipartimenti di Fisica e Scienze dell’Educazione, saluta l’arrivo dell’estate e diventa occasione per narrare leggende e miti, per studiare il cielo e le costellazioni, per avvicinare grandi e piccini alla scienza, per riscoprire la bellezza dei luoghi. Il tutto, naturalmente, accompagnato dalla musica. Il centro storico di Rende, con le sue bellezze naturali ed architettoniche, si presta perfettamente a questo scopo, in particolare per il suo Castello che, dopo il trasloco del municipio, inaugura così una nuova vocazione, quella di centro culturale aperto all’innovazione e all’interazione con la vicina università. Per l’occasione, l’amministrazione comunale metterà a disposizione un bus navetta per gli studenti, che dalle ore 21 alle ore 24 farà la staffetta dalle pensiline Unical al centro storico. Saranno inoltre in funzione le scale mobili per coloro che vorranno arrivare in auto, per evitare di intasare il centro storico di automobili.

Il cambio di direzione che il sole compie tra il 21 e il 22 giugno, riprendendo la sua corsa sull'orizzonte, viene salutato da sempre come l'inizio di un nuovo periodo di vita. Questo giorno, detto solstizio estivo, è ancora oggi ricordato e atteso, in quanto primo giorno d'estate, ed è associato alla magica festa di San Giovanni Battista. Il sole, per l'uomo principale fonte di vita, raggiunge la sua massima inclinazione positiva rispetto all'equatore celeste, muta il suo cammino sull'orizzonte e sembra fermarsi ("sosta" di qui "solstizio") per alcuni giorni in un punto preciso, sorgendo e tramontando sempre nella stessa posizione, finché, il 24 giugno (e il 25 dicembre) ricomincia a sorgere, giorno dopo giorno sempre più a sud sull'orizzonte (a giugno, e sempre più a nord a dicembre), determinando in maniera graduale l'allungarsi o l'accorciarsi delle giornate.

Fin dall'antichità gli uomini si erano resi conto di questi cambiamenti e avevano celebrato l'evento con diversi festeggiamenti. Gli antichi greci chiamavano il solstizio estivo "Porta degli uomini", poiché, nella loro mitologia, era il momento in cui le anime uscivano dalla caverna cosmica. I solstizi erano anche festeggiati dalle grandi civiltà dell'America precolombiana, in Perù per esempio, il dio sole, Inti, che era anche l'Imperatore, riceveva grandi sacrifici di animali ed offerte naturali, in modo propiziatorio perché i raccolti estivi fossero abbondanti. La religione cristiana, conscia della portata di questi festeggiamenti, si preoccupò fin dai suoi inizi di acquisire le date dei festeggiamenti, sovrapponendoli con solenni celebrazioni. E nella festa di San Giovanni convergono i riti indoeuropei e celtici esaltanti i poteri della luce e del fuoco, delle acque e della terra feconda di erbe, di messi e di fiori. Tali riti antichi permangono, differenziandosi in varie forme, nell'arco di duemila anni, benché la Chiesa ostinatamente abbia tentato di sradicarli, o perlomeno di renderli meno incompatibili con la solennità e si esauriscono soltanto con la sistematica repressione dei governanti laici dell'Italia unita: nelle zone rurali si mantengono tuttavia i riti più semplici e naturali, propri della società contadina e pastorale.
“Secondo la profezia – scrive nel suo romanzo il calabrese Edoardo Surace - in quel lontano solstizio d’estate, nella Calabria del XVI secolo, l’impossibile sarebbe diventato possibile. Fenomeni naturali e astrali favorevoli avrebbero determinato la fine dell’immobilismo e indicato ai calabresi la strada per liberarsi dalla stretta mortale del viceregno aragonese e la via maestra per la redenzione e il riscatto da tutti i loro mali oscuri”. Non abbiamo notizie certe sulla ricorrenza di una tale festa in Calabria, ma è senz’altro vero che negli ultimi anni la Festa del Solstizio sta conoscendo una forte riscoperta (si pensi al raduno di Stonehenge nel sud dell'Inghilterra con visitatori da tutto il mondo), e non solo nell’Europa settentrionale. In Italia, diverse città organizzano feste di piazza e notti bianche: in Calabria la festa si tiene abitualmente a Cosenza da ormai sei anni, e lo scorso anno l’evento ha contagiato anche altri luoghi della Calabria.

La nostra galassia, quella che chiamiamo Via Lattea, per i greci rappresentava il latte versato da Era mentre allattava Ercole. Quest'ultimo infatti, era figlio di Zeus ed Alcmena la quale, per paura di ritorsioni da parte della consorte del re degli dei, lo abbandonò subito dopo la nascita. Zeus, che teneva molto al neonato, fece in modo con la complicità di Atena che la moglie stessa lo trovasse fra i campi, e inteneritasi prese ad allattarlo rendendolo immortale.
Una parte importante occupano nell'astronomia quei miti e quelle leggende, frutto della fantasia, con cui spesso gli antichi spiegavano i fenomeni astronomici e naturali, quasi a volerne dominare le cause e gli effetti. Essi, non essendo il mito intrinsecamente legato allo studio del cielo, erano frutto dell'approccio con il mondo esterno ed i suoi pericoli. Così apparivano in cielo eroi e dei, che in un modo o nell'altro accompagnavano la quotidianità dell'uomo antico.
I primi furono i babilonesi che sulla base dell'osservazione celeste trassero dei segni per l'interpretazione dell'avvenire, poi fu la volta degli egizi. Ognuno con le proprie divinità ed i propri eroi, ai quali si trovava comunque un posto ed un ruolo nel firmamento. Importando i loro studi astronomici i greci adattarono alla propria cultura mitologica le conoscenze dei loro predecessori, e stilarono così i primi cataloghi stellari adeguando i nomi dei corpi celesti alle loro tradizioni. Nacquero allora tutta una serie di costellazioni, pianeti e altri corpi celesti, ognuno dei quali impersonava i personaggi cari all'immaginario collettivo degli antichi. Tutto ciò rende particolarmente suggestiva la volta celeste facendola diventare un palcoscenico in cui si esibiscono eroi e divinità, protagonisti principali di leggende lontane nel tempo.
Questo è il punto di partenza per l’osservazione del cielo che si svolgerà sul tetto del Castello e verrà guidata dai giovani astronomi dell’Università della Calabria, anche con l’ausilio di telescopi, laser e proiettori, in modo da rendere più facile l’orientamento ad occhio nudo. Questa lezione verrà ripetuta ad intervalli regolari nell’arco della notte, in modo da rendere anche conto dello spostamento degli oggetti sulla volta celeste.

domenica 8 maggio 2011

"Le(g)ali al Sud", al DAM un laboratorio con le scuole

Scuola e Università unite per insegnare la legalità ai giovani: potrebbe essere questo lo slogan dell’iniziativa che si svolgerà martedì 10 maggio 2011 presso l’Università della Calabria, che coinvolge anche l’Associazione Culturale Entropia e il DAM. L'iniziativa fa parte del progetto PON "Le(g)ali al sud: un progetto per la legalità in ogni scuola", che nella nostra regione si realizza a partire dalla collaborazione fra le scuole che hanno aderito al progetto e i due dipartimenti Unical di Scienze dell’Educazione e di Scienze Giuridiche "C. Mortati". Il PON è frutto del “Percorso di Educazione alla Legalità” promosso dal MIUR e dalla Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, in tutte le scuole d’Italia, per sensibilizzare i giovani al rispetto dei valori in cui i magistrati Falcone e Borsellino hanno creduto: il valore delle regole, il rispetto delle leggi, l’importanza della giustizia, il senso della cittadinanza e l’amore verso la Costituzione.
Migliorare la qualità del sistema scolastico, ridurre la dispersione scolastica, creare proficui processi di integrazione sociale, sviluppare una consapevole coscienza civica, sensibilizzare alla cultura della legalità, potenziare percorsi formativi che concorrano ad una maggiore acquisizione e consolidamento delle competenze di base, per accompagnare e supportare con solide fondamenta, il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro; sono questi alcuni dei principali traguardi e percorsi indispensabili per contribuire, concretamente ed in modo duraturo, ad una crescita socio-economica del territorio nelle regioni in cui opera il Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo Sviluppo”.
Il programma della giornata è articolato in più momenti: la mattina è previsto un seminario nella sala stampa del Centro Congressi, mentre il pomeriggio sono previste visite guidate presso varie strutture dell'Ateneo di Arcavacata. Saranno presenti due gruppi di studenti appartenenti alla scuola primaria di Corigliano Calabro e all'Istituto comprensivo di Spezzano della Sila. L'incontro ha lo scopo sul sensibilizzare i bambini sul tema della legalità avvicinandoli ad esempi positivi e coinvolgendoli in esperienze di apprendimento non-formale.
All’interno di questo contesto di inserisce la visita guidata delle due scolaresche presso strutture universitarie anche non istituzionalizzate, come l’Associazione Culturale Entropia, sede fra l'altro di un progetto di Servizio Civile Nazionale, proprio per sensibilizzare i ragazzi a vivere l’esperienza universitaria che li attende non solo dal punto di vista prettamente accademico ma anche e soprattutto dal punto di vista della socialità. Il confronto con punti di vista diversi, ambienti diversi, realtà diverse, non può che essere positivo per aprire le menti delle giovani generazioni al fine dell’integrazione e dell’esperienza del vivere comune.
Il programma della giornata prevede, quindi, la visita presso strutture dell’Unical, come la Biblioteca “E. Tarantelli”e la mensa del Campus Universitario, ma anche presso strutture non attinenti direttamente all’Unical e autogestite, come il DAM (Dipartimento Autogestito Multimediale), sede dell’Associazione Culturale Entropia. Qui, i ragazzi saranno ospiti del Cineteatro DAM dove saranno direttamente coinvolti in un laboratorio espressivo “Legalità ed emozioni”, curato dall’attrice Raffaella Reda, da Francesca D’Andrea, musicoterapeuta, ed Emanuela Leone, psicologa.

sabato 7 maggio 2011

"Le(g)ali al Sud", al DAM un laboratorio con le scuole

Scuola e Università unite per insegnare la legalità ai giovani: potrebbe essere questo lo slogan dell’iniziativa che si svolgerà martedì 10 maggio 2011 presso l’Università della Calabria, che coinvolge anche l’Associazione Culturale Entropia e il DAM. L'iniziativa fa parte del progetto PON "Le(g)ali al sud: un progetto per la legalità in ogni scuola", che nella nostra regione si realizza a partire dalla collaborazione fra le scuole che hanno aderito al progetto e i due dipartimenti Unical di Scienze dell’Educazione e di Scienze Giuridiche "C. Mortati". Il PON è frutto del “Percorso di Educazione alla Legalità” promosso dal MIUR e dalla Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, in tutte le scuole d’Italia, per sensibilizzare i giovani al rispetto dei valori in cui i magistrati Falcone e Borsellino hanno creduto: il valore delle regole, il rispetto delle leggi, l’importanza della giustizia, il senso della cittadinanza e l’amore verso la Costituzione.
Migliorare la qualità del sistema scolastico, ridurre la dispersione scolastica, creare proficui processi di integrazione sociale, sviluppare una consapevole coscienza civica, sensibilizzare alla cultura della legalità, potenziare percorsi formativi che concorrano ad una maggiore acquisizione e consolidamento delle competenze di base, per accompagnare e supportare con solide fondamenta, il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro; sono questi alcuni dei principali traguardi e percorsi indispensabili per contribuire, concretamente ed in modo duraturo, ad una crescita socio-economica del territorio nelle regioni in cui opera il Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo Sviluppo”.
Il programma della giornata è articolato in più momenti: la mattina è previsto un seminario nella sala stampa del Centro Congressi, mentre il pomeriggio sono previste visite guidate presso varie strutture dell'Ateneo di Arcavacata. Saranno presenti due gruppi di studenti appartenenti alla scuola primaria di Corigliano Calabro e all'Istituto comprensivo di Spezzano della Sila. L'incontro ha lo scopo sul sensibilizzare i bambini sul tema della legalità avvicinandoli ad esempi positivi e coinvolgendoli in esperienze di apprendimento non-formale.
All’interno di questo contesto di inserisce la visita guidata delle due scolaresche presso strutture universitarie anche non istituzionalizzate, come l’Associazione Culturale Entropia, sede fra l'altro di un progetto di Servizio Civile Nazionale, proprio per sensibilizzare i ragazzi a vivere l’esperienza universitaria che li attende non solo dal punto di vista prettamente accademico ma anche e soprattutto dal punto di vista della socialità, della solidarietà, dell'incontro con l'altro. Il confronto con punti di vista diversi, ambienti diversi, realtà diverse, non può che essere positivo per aprire le menti delle giovani generazioni al fine dell’integrazione e dell’esperienza del vivere comune.
Il programma della giornata prevede, quindi, la visita presso strutture dell’Unical, come la Biblioteca “E. Tarantelli”e la mensa del Campus Universitario, ma anche presso strutture non attinenti direttamente all’Unical e autogestite, come il DAM (Dipartimento Autogestito Multimediale), sede dell’Associazione Culturale Entropia. Qui, i ragazzi saranno ospiti del Cineteatro DAM dove saranno direttamente coinvolti in un laboratorio espressivo “Legalità ed emozioni”, curato dall’attrice Raffaella Reda, da Francesca D’Andrea, musicoterapeuta, ed Emanuela Leone, psicologa.

sabato 16 aprile 2011

"APP", performance teatrale al DAM


“APP” performance, da un’idea di Gianfranco de Franco e Marco Mazzuca
Cineteatro DAM Polifunzionale Unical
21 e 22 aprile 2011
ore 21.00 replica ore 22.30

Con: Raffaella Reda, Selena Covello, Gianfranco de Franco, Marco Mazzuca, Andrea Venneri.
Musiche: Gianfranco de Franco.
Scenografia: Marco Mazzuca.
Disegno luci: Gaetano Bonofiglio.

APP è uno studio che prende vita da esperienze vissute in ambito musicoterapico nei vari “ambienti patologici” e soprattutto con pazienti psicotici, esperienze che hanno traslato l’asse della realtà facendo conoscere un modo “diverso” di vivere sè stessi, emozioni criptiche che si intrecciano con il “suono dell’anima”. APP è un viaggio all’interno della nostra esistenza, fatta da tante porte che corrono parallelamente, fatta da incontri e scontri con noi stessi. Un IO che si ammala, un IO che non si riconosce più con il contesto esterno e con le relazioni che lo circondano, un IO che si chiude in un miraggio di realtà.

lunedì 28 febbraio 2011

Week end in Campus - VIII edizione


Torna anche quest’anno l’atteso appuntamento culturale con Week end in Campus, la manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale Entropia in collaborazione con il Centro Residenziale dell’Unical. Sabato 12 marzo per l’intera giornata è prevista l’animazione del Campus con l’apertura del DAM e relativi servizi agli studenti, a cura dei volontari dell’Associazione, e la sera spazio alla musica live nell’Anfiteatro del Polifunzionale con l’esibizione dei Kamafei, tradizione, pizzica e contaminazione dal Salento.

Nel viaggio musicale dei Kamafei tutto si miscela e diventa un vero e proprio stile, la pizzica tradizionale incontra le tradizioni del mediterraneo e si confronta il tutto legato dai suoni moderni e dagli stili del mondo d’oggi Reggae, Dub, Rock, Flamenco-Dub. KamaFei è un composto in griko, che vuol dire ‘caldo che scorre’, quel caldo che ci accompagna in ogni stagione, che nasce dagli strumenti tra l’antico ed il moderno. I componenti di KamaFei hanno partecipato in passato anche individualmente a progetti importanti e sono stati presenti sui palchi della Notte della Taranta nelle edizioni orchestrate da Joe Zawinul al fianco del noto cantore salentino Uccio Aloisi, nella edizione orchestrata da Mauro Pagani sempre accanto al noto Uccio Aloisi; inoltre sempre per la Notte della Taranta presenti nel progetto “Salento Partenopeo” con i Napoletani ‘E Zezi, nel progetto “Dalla pizzica al reggae” con Lu Professore (uno dei cantanti ed autori dei Sud Sound System di cui è stato membro fondatore). Hanno preso parte insieme ai Modena City Ramblers alla manifestazione del Primo Maggio a Coppito (L’Aquila) una giornata dedicata ai terremotati d’Abruzzo.

Week end in Campus è giunto alla sua ottava edizione incontrando il favore degli studenti. Il fine settimana il Campus solitamente si svuota, i fuori sede rientrano nei paesi d’origine e l’ateneo si presenta come un deserto senza occasioni di socialità per chi resta. Un’iniziativa da imitare anche secondo le ultime direttive del Centro Residenziale, che ha chiesto alle associazioni studentesche di spostare le iniziative patrocinate dal Centro proprio nei fine settimana.

giovedì 20 gennaio 2011

Danza Contemporanea, dal 2 febbraio un laboratorio


Il Laboratorio di danza contemporanea si svolgerà presso il DAM ogni mercoledì dalle 17.00 alle 19.00. Le lezioni saranno tenute dalla docente di Danza contemporanea Antonella Ciappetta, danzatrice, coreografa e insegnante, già docente di Storia della Danza presso il DAMS dell’UNICAL, laureata in danza contemporanea presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma oltre che condirettrice insieme a Dante de Rose dell’A.D.A.C Accademia delle Arti Coreografiche della Calabria.
Il programma del laboratorio parte da un principio semplice della danza: Fondere il lavoro svolto dal proprio corpo e dalla propria psiche. Tale lavoro si avvale di un particolare genere di training teso a focalizzare il proprio “centro” inteso come motore del movimento. Attraverso un processo di visualizzazione del proprio asse corporeo e del proprio stato d’equilibrio sul piano verticale, si focalizzerà l’attenzione sul trasferimento di peso, sulla mobilità del busto e sul rilassamento della muscolatura esteriore. Il tutto teso ad esaltare la fluidità e la dinamicità del movimento. In particolare le lezioni riprenderanno i principi della tecnica Release applicati alla tecnica Limon e un lavoro d’improvvisazione guidata in modo da liberare le potenzialità creative di ciascun allievo.
Oltre ad un lavoro pratico sul corpo, si approfondiranno le teorie sulle principali correnti artistiche della danza contemporanea, attraverso l’analisi di alcuni dei lavori più significativi dei coreografi contemporanei, al fine di comprenderne meglio la ricerca e la poetica stilistica. I lavori presi in esame spazieranno tra Marta Graham, Nacho Duato, Jiri Kylian e altri coreografi contemporanei in modo da compiere un percorso finalizzato a comprendere quelle che sono state le radici storiche della danza contemporanea.