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domenica 7 maggio 2017

Il movimento del '77 quarant'anni dopo. Rassegna di film dal 12 maggio al DAM dell'Unical

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“Uno strano movimento di strani studenti”: così viene definito all’alba del ‘77 il Movimento che irrompe in Italia sotto forma di contestazione studentesca (contro la circolare Malfatti che cancella il piano di studi libero introdotto dal ’68) ma da subito svela la natura composita del “soggetto” che scende in piazza, formato da liceali e universitari, e proletari, operai, femministe, indiani metropolitani. Un soggetto rivoluzionario che trova il suo comun denominatore nella rottura definitiva con la sinistra istituzionale (che culminerà nella cacciata di Lama, segretario generale della Cgil, da La Sapienza di Roma occupata) e nel rifiuto di farsi istituzione a sua volta. Anno di fortissime tensioni e di manifestazioni di piazza che sfociano puntualmente nella guerriglia urbana, il ‘77: la violenza verrà teorizzata ed assunta da una parte del movimento come necessaria alla trasformazione dello Stato presente. Sarà questa la sua fine, nell’autunno, fra lotta armata ed eroina, ma il riflusso non cancellerà l’innovazione sociale prodotta da quel movimento. Il rifiuto del lavoro salariato e l’autorganizzazione della cooperazione, la nascita delle radio libere e dei centri sociali, l’autoproduzione artistica.

Quaranta anni dopo, guardiamo al ’77 attraverso l’occhio attento del cinema italiano, che ha saputo cogliere, persino in anticipo, il segno dei tempi, facendosi testimone e interprete di una stagione rivoluzionaria troppo spesso ridotta a “stagione del terrorismo” nella narrazione ufficiale. Quattro appuntamenti nel mese di maggio all’Università della Calabria compongono la rassegna “il Cinefilo ‘77”, proiezione del film e “dibattito no” con un ospite ogni volta diverso. Un viaggio breve nella storia italiana e nelle pieghe di un tempo che ha aperto immaginari, dispiegato pratiche, costruito amori e amicizie, distrutto vite. Si parte simbolicamente venerdì 12 maggio, data che ricorda Giorgiana Masi, studentessa appena diciannovenne anni uccisa durante una manifestazione indetta dai Radicali, nonostante il divieto di Cossiga, nell’anniversario del referendum sul divorzio. 

L’incipit è un modo per non prendersi troppo sul serio. “Io sono un autarchico”, primo lungometraggio di Nanni Moretti, nel dicembre del 1976 anticipa quel movimento con una parodia della militanza di sinistra che costituisce anche un amaro presagio dell’individualismo che sarà. Il morettiano “No, il dibattito no!” sarà introdotto da Paride Leporace.
Siamo ancora nel 1976 quando esce “Todo Modo” di Elio Petri, ispirato al romanzo di Sciascia, film maledetto sul potere e sulla corruzione in Italia con Gian Maria Volonté nei panni di un leader democristiano (tutti vi videro Aldo Moro), film scomodo da subito, che dopo un mese di programmazione finì sotto sequestro. Bandito dalle sale, riceverà il colpo di grazia dopo il delitto Moro e tutt’oggi rimane un grande assente dalla cinematografia ufficiale. “Dibattito no” affidato a Marcello Walter Bruno.
Entriamo nel vivo del Movimento con le storiche immagini su Parco Lambro di Alberto Grifi, rimontate da Angelo Rastelli nel documentario dal titolo “Nudi verso la follia” (2004) e con una prima visione che porta la firma di Francesco Munzi, “Assalto al cielo” (2016), documento costruito solo con materiali d’archivio e definito da Bifo “il più bel lavoro sul ‘77”. “Dibattito no” con Bruno Roberti, che curerà anche un ricordo di Alberto Grifi.
Chiudiamo con il film di Guido Chiesa “Lavorare con Lentezza” (2004), interpretato fra gli altri dall’attore cosentino Max Mazzotta – che sarà presente alla proiezione: è la storia di Radio Alice nella Bologna del ’77, città nella quale il Movimento si espresse nella sua forma creativa e culturale più provocatoria.

Ad eccezione del primo film, gli altri tre appuntamenti sono di mercoledì, 17, 24 e 31 maggio, ore 20:30. La rassegna, organizzata dall’associazione culturale Entropia in collaborazione con Cinepresi, associazione di cultura cinematografica, e con il patrocinio gratuito della Calabria Film Commission, si tiene nel microteatro del DAM (Filorosso), situato nell’Edificio Polifunzionale dell’Università della Calabria. 

https://www.facebook.com/events/1534646753246047/

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