giovedì 21 marzo 2019
venerdì 8 marzo 2019
Reading sul '68 al DAM dell'Unical con Ugo G. Caruso e Aldo D'Orrico
"1968.
Cambiate il mondo, sto arrivando!" è la personalissima
rievocazione tra il tenero e l'ironico, a distanza di mezzo secolo,
dell'anno più mitizzato e controverso del secondo Novecento da parte
di un dodicenne di allora, timido ed ingenuo ma già molto curioso ed
ansioso di gettarsi nella mischia, come si può intuire
dall'esortazione contenuta nel titolo. Quel dodicenne è Ugo G.
Caruso che riprendendo un suo testo a metà tra il racconto e il
saggio, pubblicato con successo dieci anni prima, ha deciso sul
finire dell'anno scorso di riproporlo in forma di reading,
rielaborato e aggiornato, a distanza di mezzo secolo dal '68.
Mercoledì
13 marzo alle ore 21 Caruso porterà il reading all'Università della
Calabria, che non visse quei fermenti perché non esisteva ancora (la
legge istitutiva è del 1968) ma sarebbe sorta di lì a poco e
proprio sulla scia di quelle idee, nella prosecuzione dello spirito
che aveva animato quel movimento di protesta. La serata, organizzata
dall'Associazione Culturale Entropia nella sala teatro del DAM -
Filorosso (Edificio Polifunzionale), segna in qualche modo l'esordio
di Caruso nel teatro di narrazione. Scritto, messo in scena e
raccontato dallo stesso Caruso, lo spettacolo si avvarrà
dell'accompagnamento di Aldo D'Orrico, uno dei più originali ed
apprezzati artisti della scena musicale cosentina, che con la sua
chitarra ricreerà l'atmosfera musicale dell'epoca, reinterpretando
una serie di brani che contribuirono in modo determinante alla
maturazione di quel clima sociale e culturale. Il reading sarà
preceduto da un breve video realizzato da Lucio Montera,
ultradecennale collaboratore di Caruso, che raccoglie una serie di
scatti celebri che documentano quell'anno.
lunedì 4 marzo 2019
Il Cinefilo senza Frontiere, rassegna cinematografica sul (difficile) dialogo interculturale
Torna
al DAM dell'Università della Calabria la rassegna di film curata
dall'Associazione culturale Entropia in collaborazione con
l’Associazione Cinepresi. Il tema che ha ispirato “il CineFilo
senza frontiere” quest'anno, in linea con l'omonimo progetto di
Servizio Civile Nazionale in corso di realizzazione proprio al Dam, è
il tema attualissimo delle migrazioni,
della lotta al razzismo e del dialogo interculturale. Cinque date a
partire dall'11 marzo, ogni lunedì, fino all'8 aprile saranno
occasione di incontro e confronto per studenti e non: l'appuntamento
è alle ore 21:00 nella sala cineteatro del Dam.
La
rassegna comincia con “Roma”, il nuovo e pluripremiato lavoro del
regista messicano Alfonso Cuaròn.
Tre
Premi Oscar, premiato al Festival di Venezia, due Golden Globes, la
pellicola attraversa le vite di diverse generazioni di una famiglia.
Siamo negli anni Settanta, nel quartiere medio borghese Roma a Città
del Messico: in un bianco e nero pastoso il
film
mescola ricordi nostalgici e denuncia sociale e affronta una stagione
di grande instabilità economico-politica.
Il
secondo appuntamento sarà “BlacKkKlansman”
di Spike
Lee.
Un film che ci riporta agli anni 70, in cui il giovane Ron
Stallworth, brillante poliziotto “afro” con l’aiuto di un suo
collega bianco ed ebreo riuscirà ad entrare nel KKK. Il film ha
appena vinto l’Oscar come Miglior Sceneggiatura non Originale
(2019) e il Gran Premio della Giuria (2018) a Cannes.
Contromano
ci conduce invece in Italia, per fare i conti con i pregiudizi di
casa nostra.
Quarta regia per Antonio Albanese che con la sua inconfondibile
ironia racconta la “vacanza umanitaria” organizzata da un
commerciante di calze milanese, in crisi per la “concorrenza” di
un ambulante senegalese, che decide di “aiutare – letteralmente -
a casa sua”. “Traghetto Napoli Tunisi e poi tutta una tirata fino
in Senegal”, un viaggio che farà vacillare le certezze del cinico
commerciante.
“Il
diritto di contare” del regista Theodore Melfi (USA) è il quarto
appuntamento. Tratto dalla storia vera di tre donne afro-americane,
Katherine Johnson, Dorothy Vaughn e Mary Jackson, che hanno cambiato
radicalmente gli studi della NASA, lottando contro stereotipi di
genere e di razza nella Virginia segregazionista degli anni Sessanta.
La
rassegna si conclude con “Welcome” di Philippe Lioret, struggente
e drammatico affresco dei giorni nostri. E' la storia di un
insegnante di nuoto che decide di aiutare un giovane rifugiato curdo
ad attraversare a nuoto la Manica per raggiungere la ragazza che ama.
Senza
retorica il regista Philippe Lioret si addentra in questo strano,
asimmetrico rapporto tra due figure che non potrebbero essere più
lontane per età e appartenenze culturali, e che invece si
incontrano.
lunedì 11 febbraio 2019
martedì 11 dicembre 2018
"Studenti senza Frontiere", parte il progetto per l'integrazione degli studenti internazionali dell'Unical
Martedì 11 dicembre ha preso il via, presso il DAM - Edificio Polifunzionale, Università della Calabria - il progetto di Servizio Civile Nazionale “Studenti Senza Frontiere” dell’Associazione Culturale Entropia, rivolto all’integrazione degli studenti internazionali dell’Unical. Il progetto, della durata di un anno, prevede l’organizzazione di iniziative interculturali che favoriscano l’incontro e la socializzazione fra studenti italiani e studenti provenienti da altri Paesi del mondo, in un’ottica di arricchimento culturale reciproco. Per un anno, in collaborazione con gli Enti partner del progetto, lavoreremo sull’apprendimento dell’italiano e sull’integrazione, attraverso scambi linguistici, incontri di conversazione, tea party, karaoke, rassegne di film sottotitolati, laboratori teatrali, feste interculturali.
Ogni giorno, da lunedì a venerdì, dalle ore 9 alle ore 19, anche grazie ai volontari del Servizio Civile, offriamo un servizio di accoglienza, informazione ed orientamento (italiano/inglese) presso la sede dell’Associazione al DAM. Potete venire a trovarci in qualsiasi momento, anche per usufruire dei nostri servizi (sala studio, sala informatica, caffé, sala riunioni, sala prove teatro e musica, redazione giornalistica). Ogni mercoledì abbiamo già un appuntamento fisso, dalle 18:00 alle 20:00, con il the linguistico, che tra una chiacchierata e l'altra migliora la conoscenza delle lingue straniere (italiano, inglese, spagnolo, francese, ecc.).
L’Associazione Culturale Entropia realizza il progetto “Studenti senza Frontiere” in partenariato con il Welcome Office - Ufficio Relazioni Internazionali dell’Unical, offrendo supporto nella fase di accoglienza e aiutando, laddove necessario, i nuovi arrivati ad inserirsi nella vita universitaria.
La nostra sede si trova nel cuore dell’Edificio Polifunzionale: da oltre 20 anni questo spazio creato e gestito da studenti e laureati Unical si adopera per la socialità e la qualità della vita nel Campus, trasformando l’università in un’occasione straordinaria di formazione culturale, civica e umana. Una realtà che si è formata nel tempo e che continua a crescere, proponendo sempre nuove iniziative e progetti. Vi aspettiamo!
lunedì 3 dicembre 2018
Solidarietà e vicinanza allo studente internazionale aggredito nel Campus
Un fatto grave e allarmante nel Campus si è consumato ai danni di uno studente internazionale, pestato nei pressi del centro residenziale da un branco violento. L’aggressione è avvenuta nella notte tra venerdì e sabato, dopo una festa nel quartiere Maisonettes, da parte di giovani esterni all’università. La vittima è uno studente paraguayano, che all’uscita della festa, notando che il branco aveva accerchiato un altro studente, ha cercato di sedare gli animi, intervento che gli è costato un referto medico preoccupante, con fratture al setto nasale e la probabilità di un delicato intervento.
Il branco si è scatenato contro di lui, cinque contro uno, le mani al collo per scaraventarlo a terra, la testa sul marciapiede e poi calci e pugni in faccia. Alla vittima restano ricordi confusi, a causa della perdita dei sensi dopo il primo pugno in faccia. Una violenza inaudita e brutale che ha sconvolto l’intera comunità universitaria.
Il gruppo di “Studenti senza frontiere” esprime massima solidarietà nei confronti del collega aggredito e condanna severamente quanto accaduto. Il campus non è, e non deve essere, scenario di violenze e brutalità come quella a cui ci riportano i fatti. L’episodio non deve restare nell’ombra o in sordina, non deve lasciare nessuno indifferente.
È da mesi che i media e i social bombardano la comunità con messaggi di odio e di violenza, i risultati possono essere letti attraverso fatti di cronaca come questo. Un testimone racconta che la prima vittima dell’aggressione, lo studente riuscito a scampare al pestaggio, fosse stato scelto perché “parla inglese”.
Le feste dell’università sono momenti di condivisione, integrazione e inclusione tra gli studenti, soprattutto per quelli che vivono il campus, ma non solo. È necessario difendere e tutelare tutta la comunità universitaria e lo spirito di inclusione che la anima da cinquant’anni. Cronache di violenza come questa non devono pregiudicare l’organizzazione di incontri interculturali, anzi in un momento così delicato è importante difendere e promuovere manifestazioni di socialità e inclusione.
Evitare che soggetti esterni partecipino non è facile, né giusto, dal momento che l’università è uno dei luoghi per eccellenza della democrazia e della partecipazione. Allo stesso tempo la risposta deve essere forte e compatta, senza lasciare nessuno indietro: tolleranza zero nei confronti di qualsiasi atto di violenza. L’Ateneo come istituzione deve prendere posizione, schierarsi concretamente al fianco della vittima e tutelare la comunità che vive il campus.
No Borders - Studenti senza Frontiere
mercoledì 24 ottobre 2018
Per un mondo di Pace, dieci cento mille Riace!
University of Calabria is becoming increasing international. Students from all over the world chose to study in our university, turning the Campus of Arcavacata in a small global town made by different colours, idioms and cultures. A great wealth for the territory as an opportunity of cultural and social growth and development too.
But then this variety is often ignored or not fully complied. Charged by complicity of the language barriers (foreigners do not speak Italian, and Italians do not speak English), the contacts and real interactions between the two parts occur with difficulties. For this reason, "Studenti senza frontiere” (No border Students) is born, a project that aims international students’ integration in the university and city fabric. Conceived by the Cultural Association Entropia, which is based in DAM, at the Edificio Polifunzionale, the project will be working soon and needs your help as the help of everyone. The immediate objective is to build a team of international volunteers (including Italians) who works for the reception, linguistic integration and organization of intercultural initiatives in the Campus throughout the academic year.
In an historical moment of feelings of hate and racism re-emerging in Italy and throughout Europe, the example that inspires us is that of a small town in the Calabrian hinterland, Riace, which has become a model of welcoming and integration in Italy and in the world. Defending Riace and his mayor Mimmo Lucano, unjustly removed from his country for the "crime of humanity", is an imperative also for our University and for those who wish that the "festa dei popoli" is every day, at Unical and everywhere. Follow up and join us!
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