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sabato 15 maggio 2021

Calabria in Fiore, festival della canapa dal 9 all'11 luglio


Un festival culturale innovativo, lungimirante, che coniuga tradizione e innovazione, arte, scienza e sostenibilità, puntando su un settore dalle forti potenzialità in Calabria: sono queste le caratteristiche di “Calabria in Fiore”, l’evento organizzato dall’Associazione Culturale Entropia dal 9 all’11 luglio e pensato come una fiera con eventi artistici, un convegno, laboratori e lezioni in piazza tenute da docenti ed esperti. Il festival è promosso in partenariato con il Dipartimento di Chimica dell’Università della Calabria, Coldiretti, Istituto per gli Studi Storici, associazione Ancica e Sativa Calabria, ed è sostenuto dalla Regione Calabria nell’ambito degli Eventi non storicizzati (PAC 2014/2020 Azione 1 Tipologia 1.3). Il festival si svolgerà nell'oasi verde del Parco Robinson, proprio nel cuore dell'area urbana fra Cosenza e Rende.

L’attesa per questa nuova iniziativa sta già crescendo fra produttori, associazioni locali e nazionali, artisti, giovani e studenti. Dal comparto agricolo a quello della trasformazione agroalimentare, ma anche il tessile, l’edilizia, la farmaceutica: sono solo alcuni dei settori di impiego della canapa, straordinaria pianta dai mille usi, che nel secolo scorso in Italia rappresentava una delle colture predominanti. Grazie alle nuove tecnologie impiegate per la sua lavorazione, la canapa industriale sta riscoprendo un risveglio ovunque in Europa e nel mondo. Canapa Mundi a Roma, Canapa Expo a Milano, Canapa in Mostra a Napoli, Expo Canapa Sud a Catania: festival e fiere che offrono occasione di confronto sul tema e di scambio fra esperienze produttive si tengono da anni quasi in tutta Italia. 

Calabria in Fiore nasce in un’area geografica dove l’assenza del dibattito e di eventi di promozione penalizza associazioni e imprese, e rischia di alimentare un oscurantismo miope e irrazionale. La legislazione sulla canapa – pianta criminalizzata per decenni – non è chiara a tutti. In Italia la coltivazione della “canapa sativa” è normata e promossa dalla Legge n.242 del 2 dicembre 2016. Le filiere della canapa, opportunamente finanziate e sostenute, creano impresa, economia, posti di lavoro. Per ridare slancio al comparto, presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali è stato di recente istituito il Tavolo Filiera della Canapa, che vede assieme 48 membri designati (i ministeri dell’Interno, della Salute, dello Sviluppo economico, della Difesa e dell’Ambiente nonché l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, le organizzazioni agricole, le associazioni e i portatori d’interesse del settore canapa, le università e gli Enti controllati del Mipaaf come Agea, Ismea e il Crea). Diverse regioni italiane si stanno muovendo per incentivare la canapicoltura: in Calabria, prima che le attività della giunta regionale fossero ridotte all’ordinario, era stata annunciata l’istituzione di un Distretto della canapa.

L’orientamento sta rapidamente mutando a livello planetario anche sulle politiche proibizioniste, che hanno prodotto danni senza apportare benefici: dagli Stati Uniti all’Europa, il proibizionismo cede il passo alla legalizzazione della marijuana (specie di canapa che l’ONU – con la svolta epocale dello scorso anno – ha finalmente rimosso dalla lista delle sostanze dannose dove era inserita dal 1961). Mentre altrove si legalizza per uso ricreativo, creando nuovi introiti per le casse degli Stati e togliendo guadagni alle mafie, in Italia la cannabis è legale dal 2006 solo per uso terapeutico e rimane proibita l’autoproduzione, seppure esistono 5/6 milioni di consumatori e diverse proposte di legge. Anche di questo si parlerà durante il Festival Calabria in Fiore, perché una legislazione più chiara e decisa sarebbe più vantaggiosa per tutti ed eviterebbe tanti problemi a coltivatori e produttori di canapa che, anziché essere sostenuti come prevede la legge, vengono scoraggiati fino alla rinuncia.

sabato 3 aprile 2021

Entropia diventa circolo ARCI e prepara restyling e inaugurazione della sede

 


Entropia entra a far parte della grande famiglia dell'ARCI. In un periodo di forte crisi per i circoli, molti dei quali temporaneamente o definitivamente chiusi a causa della pandemia, Entropia sceglie con coraggio di muoversi in direzione ostinata e contraria. L'assemblea dei soci ha deliberato l'affiliazione all'Arci e l'apertura di un nuovo circolo nei locali del DAM, all'Università della Calabria: il restyling della sede è già in programma, mentre per l'inaugurazione bisognerà attendere le prossime riaperture.

Ma non è l'unica novità che sta interessando la storica associazione universitaria. Le prospettive aperte dalla riforma del Terzo Settore hanno infatti stimolato un ulteriore passaggio: l'associazione culturale costituita nel 1997 da studenti e studentesse Unical provenienti dall'esperienza del Filorosso, sceglie di trasformarsi in Associazione di Promozione Sociale (APS) e di iscriversi - proprio in quanto affiliata Arci - al costituendo Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts). 

Dopo tanti anni di impegno prevalentemente spontaneo, che ha visto avvicendarsi diverse generazioni di studenti, Entropia si avvia verso una fase più matura, cosciente delle proprie potenzialità: la strada fin qui percorsa ha consentito allo staff di affinare capacità progettuali e di erogare servizi sempre più vicini ai bisogni dei soci/utenti e delle comunità di riferimento, universitaria e territoriale. Partecipazione, solidarietà, inclusione: l'azione dei volontari, mai sospesa durante la pandemia, si prepara adesso ad affrontare le conseguenze del Covid19 sui giovani, in particolare sugli studenti e sul Campus, dopo oltre un anno di didattica a distanza e di socialità negata. Altrettanto importante sarà l'impegno nei confronti degli artisti e del mondo della cultura, duramente colpito dalle chiusure.

Ultima novità riguarda gli organi sociali, che si aprono alle giovani generazioni e all'internazionalizzazione che sta caratterizzando la mission negli ultimi anni. Entrano a far parte del direttivo, già composto dai fondatori Daniela Ielasi (presidente), Manolo Muoio e Andrea De Bonis (consiglieri), Maria Pia Belmonte in qualità di vicepresidente e Wanees Mousa in veste di segretario. La nuova compagine resterà in carica per quattro anni.

venerdì 5 marzo 2021

Concluso il "Solidarity Tour", esperimento di dialogo interculturale a Rende

A Rende, a pochi passi dall'Università della Calabria, c'è un Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) che ospita richiedenti asilo, tutti giovani under 30 provenienti da Paesi diversi, come Gambia, Mali, Senegal, Bangladesh, Pakistan. Alcuni di loro vivono qui già da anni ma la distanza del Centro dalla città non ne agevola l'integrazione nella comunità rendese mentre la pandemia nell'ultimo anno ha complicato ulteriormente la vita sociale e lavorativa di questi ragazzi. 

A portar loro socialità e inclusione ci hanno pensato negli ultimi mesi i volontari dell'Associazione culturale Entropia, con un piccolo progetto di solidarietà finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma “Corpo Europeo di Solidarietà”, volto a promuovere l’attivismo e la partecipazione dei giovani sia nel proprio Paese che all’estero. I progetti di solidarietà sono interventi pensati e gestiti direttamente dai giovani a beneficio della comunità locale. Progettato prima della pandemia, il “Solidarity Tour” avrebbe dovuto portare i ragazzi in giro per la Calabria a conoscerne la cultura: alla fine il progetto si è trasformato in un viaggio sul posto, attraverso il cibo, la musica, il teatro, le maschere, la lingua e i dialetti calabresi. L’impossibilità di visitare centri più distanti si è trasformata nell’opportunità di sviluppare con i partecipanti percorsi più approfonditi ed efficaci: gli obiettivi del progetto, ossia l’integrazione e l’inclusione, sono stati raggiunti mediante attività educative e non formali ed anche attraverso lo scambio linguistico.

Le attività sono state animate da un gruppo internazionale di volontarie del Corpo Europeo nonché studentesse Unical: Debora Muro Bellandi, Martina Talarico, Jole Marchio, Matilde Pantano e Sady Villamajor. A loro si sono aggiunti nell'ultimo mese anche i due nuovi volontari europei di Entropia, Timo e Iratxe. Il progetto ha avuto la durata di sei mesi ed ha portato gradualmente alla creazione di legami di amicizia fra gli ospiti del Centro e gli studenti italiani e internazionali dell'Unical. Scambio fra pari, mutua comprensione, dialogo interculturale, confronto aperto e propositivo fra giovani della stessa età: il progetto ha già modificato la percezione reciproca fra due micromondi così vicini eppure finora così distanti, come il Campus universitario e il Centro di Accoglienza, gettando le basi per un percorso di integrazione più a lungo termine e ad ampio raggio, sul quale l'Associazione sta già lavorando.

martedì 2 febbraio 2021

European Solidarity Corps, welcome "No Borders" volunteers Timo and Iratxe

A warm welcoming to the volunteers of the European Solidarity Corps Timo (Germany) and Iratxe (Spain) who will stay with us for six months joining the activities of  No Borders Citizens' project.

Un caloroso benvenuto ai due volontari del Corpo Europeo di Solidarietà Timo (Germania) e Iratxe (Spagna) che rimarranno con noi per sei mesi partecipando alle attività del progetto "No Borders Citizens". 

mercoledì 13 gennaio 2021

Servizio Civile Universale, al DAM (Rende) una sede del progetto "Cittadini del mondo"

Vuoi essere uno dei nuovi quattro volontari del Servizio Civile Universale presso la sede dell'Associazione Culturale Entropia al DAM dell'Unical (Rende, CS)? Allora non devi fare altro che leggere attentamente quanto segue.

Il dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale ha pubblicato il bando per la selezione di 46.891 operatori volontari. L'avviso è rivolto a giovani tra i 18 e i 28 anni che potranno presentare domanda fino alle ore 14 di lunedì 15 febbraio 2021.
270 sono i posti disponibili nella provincia di Cosenza nell'ambito del programma "Generatività sociale" promosso dal Csv (Centro servizi per il volontariato) della provincia di Cosenza. Il programma comprende sei progetti che coinvolgono 61 enti di terzo settore e che saranno attuati in 77 sedi.

Favorire l'inclusione sociale di persone e famiglie in povertà, supportare lo scambio intergenerazionale, accompagnare le persone con disabilità in un percorso di autonomia, umanizzare gli ambienti ospedalieri, facilitare la partecipazione dei ragazzi alla vita culturale del territorio di appartenenza e promuovere l'educazione ambientale. Sono i temi dei sei progetti in cui i giovani potranno spendere un anno della propria vita, acquisendo competenze e vivendo un'esperienza di valore.

77 posti saranno riservati a giovani con bassa scolarizzazione. La finalità è quella di inserire i ragazzi con minori opportunità in un percorso di inclusione e aprirgli le porte del mondo del lavoro anche grazie all'accordo siglato con il Centro per l'Impiego di Cosenza che fornirà 30 ore di tirocinio e un orientamento al lavoro.

In particolare, il progetto nel quale è coinvolta anche la nostra associazione si chiama "Cittadini del mondo", 20 volontari distribuiti su cinque sedi diverse, quattro per ognuna, fra le quali il DAM (codice sede 191505). 

QUI puoi leggere il progetto "Cittadini del mondo"

QUI le info del CSV per partecipare.

QUI puoi compilare la domanda on line (è necessario lo SPID).

Per info più specifiche puoi anche contattarci alla nostra mail entropia@unical.it o sulla nostra pagina FB