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lunedì 5 marzo 2012

Nuovo laboratorio di danza al DAM dal 13 marzo


Il Laboratorio di danza contemporanea riprende presso il DAM dal 13 marzo 2012, ogni martedì dalle 17.00 alle 19.00, per un totale di dieci incontri, e sarà attivato con un mino di dieci partecipanti, fino a un massimo di venti.
Le lezioni saranno tenute dalla docente di Danza contemporanea Antonella Ciappetta, danzatrice, coreografa e insegnante, già docente di Storia della Danza presso il DAMS dell’UNICAL, laureata in danza contemporanea presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma oltre che condirettrice insieme a Dante de Rose dell’A.D.A.C Accademia delle Arti Coreografiche della Calabria.
Il programma del laboratorio parte da un principio semplice della danza: fondere il lavoro svolto da corpo e psiche. Tale lavoro si avvale di un particolare genere di training teso a focalizzare il proprio “centro” inteso come motore del movimento. Attraverso un processo di visualizzazione del proprio asse corporeo e del proprio stato d’equilibrio sul piano verticale, si focalizzerà l’attenzione sul trasferimento di peso, sulla mobilità del busto e sul rilassamento della muscolatura esteriore. Il tutto teso ad esaltare la fluidità e la dinamicità del movimento. In particolare le lezioni riprenderanno i principi della tecnica Release applicati alla tecnica Limon e un lavoro d’improvvisazione guidata, in modo da liberare le potenzialità creative di ciascun allievo.
Oltre ad un lavoro pratico sul corpo, si approfondiranno le teorie sulle principali correnti artistiche della danza contemporanea, attraverso l’analisi di alcuni dei lavori più significativi dei coreografi contemporanei, al fine di comprenderne meglio la ricerca e la poetica stilistica. I lavori presi in esame spazieranno da Marta Graham, Nacho Duato, Jiri Kylian ad altri coreografi contemporanei, al fine di compiere un percorso e comprendere le radici storiche della danza contemporanea.

Il CineFILO, proiezione del film "I love radio rock"

Ritorna “Il CineFILO”, l’appuntamento settimanale degli studenti dell’Unical con il cinema irriverente nella Sala Teatro del DAM, presso il Polifunzionale. La proiezione del film si svolgerà giovedì 8 marzo alle ore 21:30 e a seguire spazio alla musica con UNICALternative Party.

Si parte con “I love radio rock” (Commedia, durata 135 min.Gran Bretagna, Germania 2009. Universal Pictures. Con Philip Seymour Hoffman, Bill Nighy, Rhys Ifans, Nick Frost, Kenneth Branagh. continua». Titolo originale The Boat That Rocked. ).

Il film di Richard Curtis (regista di “Quattro matrimoni e un funerale” e “Notting Hill”), narra di musica e trasgressione, di una generazione alle prese con le restrizioni della rigida Inghilterra degli anni ’60, quella stessa generazione che trova una scappatoia nelle radio pirata e nell’ascolto della musica rock. Ma questa volta i protagonisti non sono i musicisti: i nuovi eroi sono dj,

un'autentica ciurma che prende il largo nel Mare del Nord, per trasmettere rock da una radio pirata fluttuante. Ad ascoltare quella musica, e i loro commenti, un pubblico variopinto: non solo teenager e alternativi, ma vecchiette, bambini, mamme stressate e impiegati annoiati.

Le nuove idee di libertà, sesso e umanità, che quella radio trasmetteva attraverso la musica, diventano il bersaglio della classe politica e del Ministro, che giura a se stesso di farla chiudere per sempre.

Una storia vera, raccontata nel dettaglio, e che strizza l’occhio allo spettatore comune, attraverso una galleria di personaggi ammiccanti, piacioni, sboccati e decisamente “rock”.


giovedì 16 febbraio 2012

MassivEuversive, da marzo la pausa caffé si fa al DAM

Nella sede storica del centro sociale Filorosso, oggi si trova il DAM (Dipartimento Autogestito Multimediale dell'Università della Calabria). All'interno troverai MassivEuversive, un luogo ideale per una pausa caffè o una conversazione insolita, tra una lezione e l'altra, in un'atmosfera di tutto relax...

Aperitivi creativi, thè aromatici e prodotti bio, eventi speciali, proiezioni a tema, dibattiti, conferenze e presentazioni editoriali. Un ambiente frizzante dove cercare stimoli e coltivare passioni che sfuggono con ostinazione al conformismo e alla routine quotidiana.

Info-shop, internet-cafè, sala studio e spazio teatro completano l'offerta di uno stupefacente "angolo d'Europa", davvero strabiliante da incontrare, a queste latitudini...

giovedì 2 febbraio 2012

Disponibili al DAM i libri Coessenza ed Edizioni Erranti

Sono in distribuzione anche presso il DAM le pubblicazioni delle case editrici cosentine Coessenza ed Edizioni Erranti. Fra queste segnaliamo l'agenda Coessenza 2012: affrettatevi, le copie stanno per finire!
I testi pubblicati in questa agenda sono stati tradotti in vernacolo durante il laboratorio viola della Coessenza, tenutosi presso il Centro Documentazione “Raffaele De Luca” in piazzetta Toscano, a Cosenza.
Le persone che hanno partecipato, provengono da zone diverse della Calabria. Pertanto, nel lessico, sul piano grafico e nella fonetica, i testi riportano interpretazioni differenti del vernacolo, sulla base delle specifiche aree geografiche di provenienza dei diversi traduttori.

lunedì 9 gennaio 2012

Seminario di ricerca, terzo incontro il 10 gennaio al DAM

"Dalla finanziarizzazione dell'economia alla finanziarizzazione dello spazio pubblico"

martedì 10 gennaio 2012 ore 15:30
c/o DAM (Polifunzionale Unical)

Il capitalismo di Crisi regola la vita, ha a che fare con soggettività che condiziona e cerca di controllare. Attraverso l’impresa, più o meno finanziarizzata e irresponsabile, si esplicano le nuove forme di comando capitalistico sulla cooperazione sociale che, tesa spontaneamente continua a dover essere necessariamente piegata al rapporto sociale di produzione. E’ ormai evidente che nel cosiddetto postindustriale la legge del valore – lavoro non funziona più, eppure è lo strumento chiave della capitalizzazione e non può essere lasciata cadere. La finanziarizzazione dei processi economici risponde a questo bisogno. Non deve essere vista come una perversione speculativa e neppure una semplice prolungazione delle forme classiche del capitale finanziario, alla Hilferding per intenderci. Questa finanziarizzazione non sta fuori ma dentro la produzione sociale.

Se la comunicazione, il linguaggio e la cooperazione soggettiva stanno al centro dei processi di valorizzazione del capitale, questa interiorità è divenuta la forza del capitale. Ma è divenuta anche la sorgente della sua crisi.
I mercati finanziari hanno assunto un ruolo che in passato aspettava allo Stato keynesiano, quello della creazione della domanda effettiva, indispensabile per assicurare la continuità della crescita. Se allora il capitalismo industriale si è contraddistinto per una separazione netta tra il tempo di lavoro e il cosiddetto tempo “libero”, l’attuale assetto capitalistico abolisce di fatto tale distinzione: il tempo di lavoro tende a coincidere con il tempo di vita. L’emergere del precariato e dei working poor sono il segnale evidente del nuovo corso nel quale ci troviamo immersi.
Dalla modernizzazione di fabbrica alla informatizzazione del processo economico, alla finanziarizzazione del sociale; questa sequenza illustra il percorso che seguiremo: se le dinamiche di lavoro e sfruttamento operaio classico ci sono chiare da tempo; le trame, modalità e traiettorie dello sfruttamento del capitalismo finanziario – per poter essere sovvertite – vanno ancora colte in tutta la loro portata. La proposta è quella di rivisitare e ricostruire i nostri percorsi antagonisti, singolari e di movimento con le categorie della biopolitica e bioeconomia per risalire, come si diceva un tempo, dalla “composizione tecnica” alla “composizione politica”.


INTRODUCE E MODERA
Francesco Maria Pezzulli (Ricercatore, Associazione Sud Comune)

INTERVENTI
Stefano Lucarelli: “Dalla finanziarizzazione economica alla finanziarizzazione dello spazio pubblico” (Professore, Università di Bergamo – Basic Income Network)
Arturo Di Corinto: “Economia digitale e cooperazione sociale” (Ricercatore, Università di Roma “La Sapienza”)
Vincenzo Carrieri: "I nuovi poveri: chi sono, quanti sono" (Ricercatore, Università della Calabria)

DISCUSSANTS
Walter Nocito (Ricercatore, Università della Calabria)
Elisabetta della Corte (Ricercatrice, Università della Calabria)

lunedì 12 dicembre 2011

16 anni di Filorosso, al DAM la presentazione del libro "Beni comuni" di Ugo Mattei


Ugo Mattei insegna Diritto civile all’Università di Torino e Diritto comparato e internazionale alla University of California. È stato vicepresidente della Commissione Rodotà per la riforma dei beni pubblici, co-redattore dei quesiti referendari per l’acqua bene comune e ha patrocinato come avvocato la loro ammissibilità presso la Corte Costituzionale. È editorialista del quotidiano “il manifesto”.
“Beni Comuni” (Ed. Laterza), è il suo ultimo libro. Scritto nella forma agile del manifesto, teorizza i beni comuni come riconquista di spazi pubblici democratici, fondati sulla qualità dei rapporti e non sulla quantità dell’accumulo. Dalla lotta per l’acqua, l’università e la scuola pubblica a quella per l’informazione critica; dalle battaglie contro il precariato e per un lavoro di qualità a quelle contro lo scempio e il consumo del territorio; dalla lotta contro la privatizzazione della rete internet a quella contro le grandi opere: i beni comuni non sono una merce declinabile in chiave di avere. Sono una pratica politica e culturale che appartiene all’orizzonte dell’esistere insieme.

Ugo Mattei sarà all’Università della Calabria giovedì 15 dicembre per il 16° compleanno del Filorosso. La presentazione del suo libro “Beni Comuni – un manifesto” si terrà al DAM (Polifunzionale Unical) alle ore 17. Insieme all’autore interverranno Claudio Dionesalvi (giornalista), Anna Maria Jellamo (docente Università della Calabria), Tonino Perna (docente Università di Messina) e Marta Petrusewicz (docente Università della Calabria).

A quattro mesi dallo sgombero dello spazio sociale autogestito, e dopo la campagna d’autunno contro il Grande Rettore, Filorosso torna a farsi sentire con un’iniziativa di forte valore culturale e politico. E lo fa ripartendo dal DAM, luogo nel quale era nato nel 1995, nel quale è rimasto fino al 2000 e nel quale ritorna dopo 11 anni.
In questi anni Filorosso è stato tante cose, ma su tutte è stato un collettivo politico che nell’università e sul territorio, ha animato le lotte per il diritto allo studio e la vivibilità del campus, per la libera formazione ed il reddito di cittadinanza, per la socialità studentesca, la legalizzazione delle droghe, il riutilizzo sociale degli spazi abbandonati, per l’informazione critica. Il 4 agosto, quando è stato demolito, al Filorosso c’erano: una sala prove, una cucina sociale, un ufficio stampa, una sala studio e riunioni ed una sala attrezzata per proiezioni video, concerti, feste. Era un centro sociale che pulsava di vita e aggregava vecchie e nuove generazioni di studenti. Oggi Filorosso è una spianata di cemento ed un collettivo di persone indignate perché sono state private in maniera violenta ed autoritaria di un bene comune, dove l’incontro e la socialità avvenivano in forma libera e spontanea, dove la musica generava crescita culturale e legame sociale in un campus sempre più disgregato e deserto. E’ cambiata l’università, sono cambiati gli studenti, è cambiato anche il Filorosso, ma le motivazioni per cui Filorosso è nato ci sono ancora tutte.

Dopo la presentazione del libro, dalle ore 23:00 in poi, la festa continua all’insegna della musica con l’Unicalternative Party “Balliamo sulle macerie”.